martedì 7 maggio 2013

Diari di viaggio - 1

Non sono sparita, me ne sono solo andata un po' a spasso. Due weekend in giro, il primo - lungo - a Roma e il secondo - brevissimo - a Monza.

L'occasione di andare a Roma è nata ancora una volta dal forum Nonsolodisneyland, che ha festeggiato i suoi primi cinque anni di vita con un megaraduno.
Partenza venerdì 26 con il treno delle 14:54.
Alle 14:37 sono ancora davanti al PC a lavorare, ho fatto una corsa che nemmeno Usain Bolt con due ghepardi affamati alle calcagna; tutto calcolato, però: biglietti per il treno già in tasca e parcheggio a due passi dalla stazione grazie alle scuole chiuse per il ponte.
Alle 14:51 sono sotto la pensilina del binario 1, quello per Venezia, con una tachicardia che mi fa sperare che la mia dottoressa avesse ragione quando ha detto che ho il cuore forte come quello di un cavallo da corsa.


Appena salita in treno, sfratto tutti i pensieri di lavoro ed entro in modalità vacanza.
Per il percorso da Mestre a Roma ho scelto ItaloTreno, che proponeva offerte più convenienti di Trenitalia: nuovo, bello, comodo, pulito e con la connessione WiFi che mi permette di scambiare messaggi con Romina e prendere accordi per l'incontro di domani; peccato solo per i sedili in pelle, che saranno anche il massimo dello chic, ma per me puzzano (tutti, non quelli di Italo in particolare).
Arrivo puntualissimo a Roma Tiburtina. La stazione è stata appena rinnovata, ha un che di spaziale con le grandi vetrate e le sale sospese, ma anche un'aria desolata, da cattedrale nel deserto, con i pochi passeggeri che si perdono negli enormi spazi vuoti e le vetrine dei futuri negozi ancora oscurate da fogli di carta.


I vagoni della metro B sono vecchi, coperti di graffiti e piuttosto sporchi, ma all'arrivo a Termini mi attende una piacevole sorpresa: l'ultima volta che sono passata di qui c'erano lavori in corso e il tragitto tra le stazioni delle linee A e B era una complicata e faticosa serie di cunicoli e scale degni delle segrete di un castello; ora invece ci sono ampi corridoi con pareti chiare e lucide, ancora (e speriamo per sempre) indenni da atti vandalici.


Allontanandosi dal centro, il vagone si svuota un po' ad ogni fermata e dopo un po' trovo un posto per sedermi.
All'uscita mi attendono un cielo grigio e qualche goccia di pioggia, che non riescono però a dare alla città un'aria triste; per me Roma ha sempre un aspetto gioioso e accogliente e ogni volta arrivare qui significa un po' tornare a casa.
Bastano duecentocinquanta metri a piedi dalla fermata della metro per raggiungere la casa degli zii, che mi ospiteranno per le prossime quattro notti. Ceniamo insieme, c'è anche la zia di Monza che stanotte dividerà con me la stanza. Mi addormento ragionando sulla differenza tra un terremoto e le vibrazioni della metropolitana che passa sotto la via Tuscolana.

La giornata di sabato è dedicata alle amiche bloggers di Oltreilcancro.
Rosie aveva proposto di incontrarci a Eataly per pranzare insieme: dopo aver scoperto che si tratta praticamente di un centro commerciale dedicato esclusivamente al cibo, con ristoranti e negozi di generi alimentari, ho aderito con entusiasmo (lo so, lo so: non avevate dubbi...).
Di nuovo metro A fino a Termini, poi metro B fino a Piramide. All'interno c'è già Rosie e poco dopo, nonostante la chemio di ieri e una festa di compleanno con le sue nane stamattina, ci raggiunge anche Anna. Quello con Anna era l'incontro che più desideravo, per il grande affetto che ho per lei e per la sconfinata ammirazione che provo per le sue straordinarie riflessioni, per la sua ironia, per la sua grande sensibilità. Ma lo temevo anche un po', perché nel suo blog, Anna a volte scrive del gonfiore da cortisone, dei capelli che cadono e ricrescono al ritmo dei cicli di chemio, del suo corpo affaticato dal prolungato confronto con la malattia. L'avrei trovata molto cambiata? Preoccupazione inutile. Certo, i segni delle terapie ci sono, ma è sempre, indubitabilmente lei: stessi occhi di smeraldo, illuminati dalla solita luce birichina, stesso sorriso, stesso calore. Abbracciarla è una gioia ed un sollievo.
Il gruppo si completa con Giorgia e passiamo insieme un paio d'ore gradevolissime, tra buon cibo e ottime chiacchiere.
Nel pomeriggio, insieme a Giorgia e Rosie, incontriamo Romina a Ponte Milvio per un caffè. Le limitazioni imposte da una gravidanza delicata le hanno impedito di unirsi a noi per il pranzo, ma non potevo certo lasciarmi sfuggire l'occasione di incontrarla finalmente di persona e vedere quella pancia che sembra voler gridare al mondo il miracolo della vita.
[continua...]

7 commenti:

  1. ...ero talmente presa dalla lettura che quando sono arrivata al fondo ho premuto (continua) arrabiandomi con il tablet che non accettava il comando.....(!!!???)
    Che dire, Mia, un sacco di emozioni concentrate in pochi giorni, con lo "sfondo" di Roma, che non è poco!!!
    In trepidante attesa del "continua", dunque. Rita

    RispondiElimina
  2. Spero di non fare un peccato troppo grosso se dico che provo un po' di invidia. Prima di tutto perché hai incontrato persone speciali che conosco solo attraverso i loro blog (come te del resto) ma verso le quali nutro una profonda ammirazione e poi perché Roma è una città che adoro da sempre. Anche io in attesa della seconda puntata....... Natalina

    RispondiElimina
  3. Ci tengo a precisare che Mia è stata profumatamente pagata per la descrizione che ha fatto della me-wide e che incontrare lei e le altre amiche è stata la cosa più sicuramente bella di questa primavera!
    :)

    RispondiElimina
  4. e non ci credo che tu abbia pagato Mia.....rosico..ohhhhhhhh come rosico

    RispondiElimina
  5. E' stato così bello incontrati finalmente e ritrovare le altre...

    RispondiElimina
  6. Ho cliccato anch'io "continua"......, ero talmente presa che vedevo tutto.
    Scrivi Mia che io son pronta a leggere.
    Scriviiiiiiii e bacioni
    4p

    RispondiElimina