Finalmente un giorno quasi-libero. Ho parecchio lavoro da fare in studio, ma non mi sono dovuta svegliare presto e questa per me è già una gran bella cosa.
Ne ho approfittato per un po' di ginnastica mattutina: allungamento e mobilizzazione delle articolazioni, qualche esercizio di tonificazione e poi cyclette.
Mi sono data l'obiettivo di 15 minuti, anche se, trattandosi di me, "obiettivo" significa questione d'onore, risultato da raggiungere a costo di morire nel tentativo.
Il computer della cyclette è temporaneamente fuori servizio (il problema è temporaneo, vero Renato?), quindi ho regolato la velocità e l'intensità dello sforzo alla cieca, cercando di riprodurre i livelli che mantengo di solito.
Durante i primi undici minuti ho fatto un po' di pulizia delle app inutili sul tablet, cercando di non pensare alla fatica che si accumulava.
Al dodicesimo minuto ho cominciato a pensare che fissare l'obiettivo a quindici era stato eccessivo e ho deciso di fare una partita a Candy Crush Saga: dura circa tre minuti e questa distrazione mi avrebbe aiutato a resistere fino in fondo.
Mentre tutto il mio corpo protestava per lo sforzo, ho aperto la app sul cellulare.
Ero ormai allo stremo, andavo avanti per pura forza di volontà.
Dopo la schermata iniziale, è comparso il messaggio di benvenuto: Ti vedo in forma!
Ma vaffanculo, va'!
la fatica è una questione di testa. Candy crush è stata un'ottima tattica!
RispondiEliminaPreferivi ti dicesse che sei 'na chiavica? È un gioco, ma non è mica scemo! Se te lo diceva rischiava lo smontaggio, la cancellazione dalla faccia della terra
RispondiEliminaIo però te l'ho già detto.....gli Abba, non sono risolutivi ma aiutano, in tante cose! rita
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