Oops!
Sono rimasta parecchio indietro con gli aggiornamenti... Vediamo di recuperare!
L'8 gennaio sono tornata al CRO per l'appuntamento dal ginecologo: un tranquillo colloquio iniziale, poi la visita vera e propria, decisamente fastidiosa dato che la valutazione degli organi interni era ostacolata dalla presenza del versamento - ancora lui! - che al controllo ecografico si è mostrato in tutto il suo splendore: non si è ridotto nemmeno po', anzi, rispetto alla TAC di ottobre si è addirittura allargato di qualche millimetro. È stata una sorpresa, perchè negli ultimi mesi non mi dava quasi più fastidio, quindi pensavo che avesse iniziato a riassorbirsi, invece evidentemente si è solo trovato una posizione più comoda.
Dato che però si trova proprio di fianco all'utero, il ginecologo per riuscire a completare l'esame ha dovuto ricorrere a manovre piuttosto energiche e dolorose, incluse ecografia interna ed esplorazione rettale (non ne sentivo proprio la mancanza, dopo meno di un mese dall'ultima visita dal proctologo!), lasciandomi alla fine abbastanza dolorante per tutto il giorno, anche perchè la zona dell'intervento è ancora molto sensibile, basta una piccola pressione per farmi male.
Per quanto riguarda la menopausa precoce, valutata la densitometria e considerato che l'unico effetto fastidioso sono le vampate, il ginecologo ha confermato che non è necessaria la terapia ormonale sostitutiva, consigliandomi comunque di continuare con l'estratto di soia, che sto già utilizzando da quasi un anno, che contiene sostanze simili agli estrogeni.
Ho approfittato dell'occasione per chiedere al medico di dare un'occhiata ad un nodulo superficiale, all'altezza della clavicola sinistra che si era gonfiato nei giorni precedenti fino a un diametro di circa mezzo centimetro: probabilmente si trattava di una cosa innocua, ma ha consigliato di toglierlo e farlo esaminare e anche il mio oncologo, che ho consultato subito dopo, si è dichiarato d'accordo e mi ha preparato la richiesta per il chirurgo.
Il giorno dopo ho fatto il prelievo per le analisi del sangue: servivano soprattutto per valutare la funzionalità renale in vista dell'uso del mezzo di contrasto per la risonanza magnetica, ma con l'occasione abbiamo dato un'occhiata ai globuli bianchi:
soltanto 3.000!!! Da non credere... a distanza di 10 mesi dall'ultima radioterapia non sono ancora tornati alla normalità. Evidentemente però sono robusti e corazzati, perchè fino ad ora hanno svolto benissimo il loro compito e nell'ultimo anno non ho sofferto di infezioni nè patologie virali.
Venerdì 16 rimozione del nodulo: un breve intervento ambulatoriale in anestesia locale, con un taglio di circa 5cm e tre punti di sutura. La "pallina" non aveva un aspetto preoccupante, ma per sicurezza è stata mandata al laboratorio per l'esame istologico, il cui esito dovrebbe arrivare tra un paio di settimane.
Un po' di dolore nel pomeriggio, quando è finito l'effetto dell'anestesia, ma soprattutto tanto prurito, nei primi giorni provocato soprattutto dai cerotti, che mi irritano sempre un po' la pelle, che in quella zona è particolarmente sensibile, e poi a causa del processo di cicatrizzazione. Abbiamo rispolverato l'armamentario da medicazione con cui avevamo familiarizzato l'anno scorso, garze sterili, disinfettante e cerotti, e ho dovuto di nuovo ricorrere alla "doccia 9/10", facendo attenzione a non bagnare la ferita.
Stamattina finalmente ho potuto togliere i punti (grazie, Nello!) e ora posso sfoggiare una nuova cicatrice, quasi simmetrica rispetto a quella del catetere dell'anno scorso.
Martedì 20 di nuovo al CRO per la risonanza magnetica: questa volta niente attese, mi hanno chiamato esattamente all'orario previsto e mi hanno fornito di ago nel braccio per il mezzo di contrasto e uno di quei camici di cotone bianco con allacciatura posteriore che fanno tanto "ospedale".
Dopo essermi sistemata sul lettino scorrevole ho chiuso gli occhi appena ha cominciato ad entrare nel tunnel: non so se soffro di claustrofobia, ma l'idea di trovarmi dentro a un tubo non mi piaceva granchè e, a parte un'occhiatina di mezzo secondo, ho preferito non rischiare, cercando anzi di dedicarmi a pensieri piacevoli (spiaggia tropicale e mare con pesciolini colorati) per evitare di soffermarmi sull'idea del tunnel.
Nessun problema con il mezzo di contrasto (è completamente diverso da quello della TAC), ma ho trovato molto fastidioso il rumore, un sacco di schiocchi, colpi, e ruggiti ad altissimo volume. Alla fine dell'esame l'ho fatto presente all'infermiere, che solo a quel punto si è reso conto di essersi dimenticato di darmi i tappi per le orecchie!
Giovedì andrò a ritirare il referto e a fare la visita di controllo con l'oncologo.