Ho tirato tardi stasera, pensavo ad Anna Lisa, in questi giorni torno continuamente sul suo blog in cerca di notizie. E navigando qua e là il tempo è passato ed è già domani, è già il 28 luglio.
Buon compleanno, mamma.
giovedì 28 luglio 2011
venerdì 8 luglio 2011
Robe da matti
È luglio.
Fa caldo.
C'è afa.
In questi giorni ho avuto la pressione sotto le scarpe (90/60 per intenderci), mi sono dovuta sedere o stendere diverse volte per non rischiare di schiantarmi come una pera cotta.
Le vampate sono particolarmente feroci, a volte accompagnate anche da nausea e capogiri.
E con tutti questi effetti da eccesso di calore, mi ritrovo con due sacchetti di semi caldi sulla codoppa per contrastare i dolori cervicali. E mi danno pure un bel sollievo!
Robe da matti...
Fa caldo.
C'è afa.
In questi giorni ho avuto la pressione sotto le scarpe (90/60 per intenderci), mi sono dovuta sedere o stendere diverse volte per non rischiare di schiantarmi come una pera cotta.
Le vampate sono particolarmente feroci, a volte accompagnate anche da nausea e capogiri.
E con tutti questi effetti da eccesso di calore, mi ritrovo con due sacchetti di semi caldi sulla codoppa per contrastare i dolori cervicali. E mi danno pure un bel sollievo!
Robe da matti...
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mercoledì 6 luglio 2011
Illusione
Qualche giorno fa stavo lavorando nel mio studio quando è squillato il telefono.
Pronto, buongiorno, qui è la concessionaria Ferrari-Maserati
Io (sorpresa): Buongiorno...
Stiamo organizzando un evento speciale alla darsena di XXX per presentare le nostre auto
Io (elaborando mentalmente che forse si tratta di un'iniziativa di marketing mirata su particolari categorie, nel caso specifico gli ingegneri): ... ssssì...?
Considerata la vostra straordinaria reputazione, avevamo pensato di coinvolgervi come partner dell'evento
Io (totalmente basita, ma con una punta di orgoglio): Ecco, non...
Sì, data la vostra rilevante attività nel settore della nautica di lusso...
Io: Scusi, ma credo che abbia sbagliato numero
Ah, non sono i cantieri navali YYY?
Io: No
Oh, allora mi scusi per il disturbo. Buongiorno
Io: Buongiorno
Fine di un sogno.
(non perché mi interessino le macchine sportive, ma l'idea che la Ferrari mi contattasse per via della mia reputazione professionale era assolutamente grandiosa!)
Pronto, buongiorno, qui è la concessionaria Ferrari-Maserati
Io (sorpresa): Buongiorno...
Stiamo organizzando un evento speciale alla darsena di XXX per presentare le nostre auto
Io (elaborando mentalmente che forse si tratta di un'iniziativa di marketing mirata su particolari categorie, nel caso specifico gli ingegneri): ... ssssì...?
Considerata la vostra straordinaria reputazione, avevamo pensato di coinvolgervi come partner dell'evento
Io (totalmente basita, ma con una punta di orgoglio): Ecco, non...
Sì, data la vostra rilevante attività nel settore della nautica di lusso...
Io: Scusi, ma credo che abbia sbagliato numero
Ah, non sono i cantieri navali YYY?
Io: No
Oh, allora mi scusi per il disturbo. Buongiorno
Io: Buongiorno
Fine di un sogno.
(non perché mi interessino le macchine sportive, ma l'idea che la Ferrari mi contattasse per via della mia reputazione professionale era assolutamente grandiosa!)
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lunedì 4 luglio 2011
Definitivamente
È periodo di scadenze fiscali: dichiarazioni dei redditi e tasse da pagare.
Mi avevano raccomandato di verificare il CUD della mamma, perché anche se lei non aveva altro reddito che la sua pensione, era possibile che ci fossero alcune imposte residue da versare.
Di solito il CUD arrivava a marzo, ma non avendolo ancora ricevuto all'inizio di maggio, sono andata all'INPS, dove l'ho potuto ritirare solo dopo aver insistito a lungo con l'impiegata, che è riuscita a stamparlo soltanto dopo vari tentativi e giustificazioni più o meno assurde, da "Qui non risulta: evidentemente si tratta di una pensione sociale..." (Signora, mia madre ha lavorato trentacinque anni proprio per l'INPS, può controllare, ma le assicuro che NON aveva la pensione sociale!) passando per "Se qui non lo vedo, significa che non è previsto" (Certo che è previsto, l'abbiamo sempre ricevuto!) per finire con il classico "Sarà un errore del sistema" (O__O).
Alla fine ho ottenuto quel benedetto documento, dove però per qualche motivo a me incomprensibile, le addizionali IRPEF sono certificate come trattenute sulla pensione, ma c'è anche una lettera allegata che dice che in realtà non sono state trattenute e devono essere versate dagli eredi nel caso in cui non venga presentata la dichiarazione dei redditi. Poi però ho scoperto che compilando la dichiarazione dei redditi con i dati del CUD, come indicato nelle istruzioni, risulta che non c'è nulla da pagare e la cosa mi è parsa sospetta: possibile che se presento la dichiarazione non pago nulla e se invece non la presento devo sborsare qualche centinaio di euro?
Per chiarire questo mistero fiscale, ho perso inutilmente un paio d'ore all'ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate, dove mi sono trattenuta a stento dal mandare a quel paese un paio di impiegate che, incapaci di rispondere ai miei dubbi, mi hanno suggerito di "provare", che tanto se sbagliavo poi mi sarebbe arrivata la sanzione. Poi ho perso un'altra oretta per cercare di prendere la linea con il Call Center dell'Agenzia delle Entrate dove, dopo tre chiamate a vuoto e una lunga attesa musicale, ho finalmente trovato una persona che mi ha chiarito la situazione, confermando che le addizionali IRPEF sono effettivamente ancora da versare e che per l'eventuale dichiarazione dei redditi bisogna considerare a zero i relativi importi.
Insomma, ai primi di giugno ero ragionevolmente certa di quanto e come dovevo pagare. Mi sono messa una nota ben visibile sullo schermo del PC, però continuavo a rinviare.
Una volta perché non avevo tempo, un'altra volta perché dovevo verificare se potevo fare il pagamento per via telematica, poi perché ormai era vicina la scadenza per i versamenti della mia dichiarazione dei redditi e tanto valeva fare tutto insieme...
Erano scuse, ma me ne sono accorta solo due giorni fa, quando mi sono finalmente decisa a compilare il modello F24.
Ho digitato il codice fiscale della mamma, me lo ricordo ancora a memoria dato che per circa trent'anni ho curato tutte le sue pratiche, ma mi sono resa conto che questa era davvero l'ultima.
Ci ho messo un bel po' prima di riuscire a premere INVIO.
Nel periodo immediatamente successivo alla sua morte, ho gestito tutte le pratiche funerarie e di successione ma avevo attivato il pilota automatico, facevo quello che era necessario quasi meccanicamente, senza pensarci. In passato a volte mi ero chiesta come sia possibile organizzare il funerale di una persona cara proprio nel momento in cui il dolore è più schiacciante, mi pareva quasi crudele costringere chi è in lutto ad occuparsi di aspetti pratici e burocratici. Quando è successo a me, mi sono resa conto che in realtà avere qualcosa da fare mi aiutava a superare quei primi, durissimi giorni; le incombenze pratiche mi costringevano a distogliere almeno un po' l'attenzione dal mio dolore, mi impedivano di chiudermi completamente nel lutto, facevano passare il tempo un poco più in fretta.
Ma con il passare delle settimane e dei mesi mi è diventato sempre più difficile affrontare tutte quelle attività che in qualche modo confermano che lei non c'è più: non ho ancora finito di sistemare i suoi armadi, di smistare la grande mole di vestiti e oggetti che lei continuava ad accumulare perché potrebbero servire.
E quando mi sono trovata a scrivere ancora una volta i sedici caratteri del suo codice fiscale, ho realizzato che non c'è altro, che con quest'ultimo atto ufficiale, lei cessa di esistere per lo Stato.
Scrivere quella stringa è stato come mettere la parola FINE.
Mi avevano raccomandato di verificare il CUD della mamma, perché anche se lei non aveva altro reddito che la sua pensione, era possibile che ci fossero alcune imposte residue da versare.
Di solito il CUD arrivava a marzo, ma non avendolo ancora ricevuto all'inizio di maggio, sono andata all'INPS, dove l'ho potuto ritirare solo dopo aver insistito a lungo con l'impiegata, che è riuscita a stamparlo soltanto dopo vari tentativi e giustificazioni più o meno assurde, da "Qui non risulta: evidentemente si tratta di una pensione sociale..." (Signora, mia madre ha lavorato trentacinque anni proprio per l'INPS, può controllare, ma le assicuro che NON aveva la pensione sociale!) passando per "Se qui non lo vedo, significa che non è previsto" (Certo che è previsto, l'abbiamo sempre ricevuto!) per finire con il classico "Sarà un errore del sistema" (O__O).
Alla fine ho ottenuto quel benedetto documento, dove però per qualche motivo a me incomprensibile, le addizionali IRPEF sono certificate come trattenute sulla pensione, ma c'è anche una lettera allegata che dice che in realtà non sono state trattenute e devono essere versate dagli eredi nel caso in cui non venga presentata la dichiarazione dei redditi. Poi però ho scoperto che compilando la dichiarazione dei redditi con i dati del CUD, come indicato nelle istruzioni, risulta che non c'è nulla da pagare e la cosa mi è parsa sospetta: possibile che se presento la dichiarazione non pago nulla e se invece non la presento devo sborsare qualche centinaio di euro?
Per chiarire questo mistero fiscale, ho perso inutilmente un paio d'ore all'ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate, dove mi sono trattenuta a stento dal mandare a quel paese un paio di impiegate che, incapaci di rispondere ai miei dubbi, mi hanno suggerito di "provare", che tanto se sbagliavo poi mi sarebbe arrivata la sanzione. Poi ho perso un'altra oretta per cercare di prendere la linea con il Call Center dell'Agenzia delle Entrate dove, dopo tre chiamate a vuoto e una lunga attesa musicale, ho finalmente trovato una persona che mi ha chiarito la situazione, confermando che le addizionali IRPEF sono effettivamente ancora da versare e che per l'eventuale dichiarazione dei redditi bisogna considerare a zero i relativi importi.
Insomma, ai primi di giugno ero ragionevolmente certa di quanto e come dovevo pagare. Mi sono messa una nota ben visibile sullo schermo del PC, però continuavo a rinviare.
Una volta perché non avevo tempo, un'altra volta perché dovevo verificare se potevo fare il pagamento per via telematica, poi perché ormai era vicina la scadenza per i versamenti della mia dichiarazione dei redditi e tanto valeva fare tutto insieme...
Erano scuse, ma me ne sono accorta solo due giorni fa, quando mi sono finalmente decisa a compilare il modello F24.
Ho digitato il codice fiscale della mamma, me lo ricordo ancora a memoria dato che per circa trent'anni ho curato tutte le sue pratiche, ma mi sono resa conto che questa era davvero l'ultima.
Ci ho messo un bel po' prima di riuscire a premere INVIO.
Nel periodo immediatamente successivo alla sua morte, ho gestito tutte le pratiche funerarie e di successione ma avevo attivato il pilota automatico, facevo quello che era necessario quasi meccanicamente, senza pensarci. In passato a volte mi ero chiesta come sia possibile organizzare il funerale di una persona cara proprio nel momento in cui il dolore è più schiacciante, mi pareva quasi crudele costringere chi è in lutto ad occuparsi di aspetti pratici e burocratici. Quando è successo a me, mi sono resa conto che in realtà avere qualcosa da fare mi aiutava a superare quei primi, durissimi giorni; le incombenze pratiche mi costringevano a distogliere almeno un po' l'attenzione dal mio dolore, mi impedivano di chiudermi completamente nel lutto, facevano passare il tempo un poco più in fretta.
Ma con il passare delle settimane e dei mesi mi è diventato sempre più difficile affrontare tutte quelle attività che in qualche modo confermano che lei non c'è più: non ho ancora finito di sistemare i suoi armadi, di smistare la grande mole di vestiti e oggetti che lei continuava ad accumulare perché potrebbero servire.
E quando mi sono trovata a scrivere ancora una volta i sedici caratteri del suo codice fiscale, ho realizzato che non c'è altro, che con quest'ultimo atto ufficiale, lei cessa di esistere per lo Stato.
Scrivere quella stringa è stato come mettere la parola FINE.
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