I frequentatori abituali di questo blog ricordano sicuramente la mia assoluta e totale mancanza di attenzione per tutto ciò che concerne il mio aspetto fisico. Come potete ben immaginare, questo disinteresse si estende anche ai capelli, ai quali dedico una quantità di tempo così esigua che la maggior parte delle donne sicuramente ne resterebbe sconvolta. Una spedizione dalla parrucchiera porta via almeno un paio d'ore e io ho milioni di cose più interessanti da fare, come dormire, leggere o giocare con i videogames, per citarne qualcuna.
Aggiungiamoci il fatto che andare dalla parrucchiera non porta via soltanto tempo, ma anche soldi (ricordate? Zio Paperone...), e il quadro è completo: è già tanto se metto piede in un salone due volte l'anno, e questo di solito avviene soltanto quando arrivo al limite dell'esasperazione.
Questa volta la causa scatenante è stato il cambio di stagione, perché con la fine dell'estate i capelli lunghi diventano un problema.
Sì, avete letto bene: per me i capelli lunghi sono un pessimo modo per affrontare la stagione fredda. È vero che tengono calde le orecchie, ma sono così scomodi...
Durante l'estate riesco quasi sempre ad evitare il phon e li lascio asciugare da soli (no, non lo faccio per proteggere i capelli dagli effetti deleteri del calore, è solo pigrizia), ma tenere i capelli bagnati sul collo e sulle spalle in dicembre è tutta un'altra storia.
Inoltre c'è la questione della caduta che mi affligge ogni anno nel periodo autunnale. Io e il Ciccio ci alterniamo: lui perde il pelo in primavera, io invece in autunno; Renato non partecipa, del resto ormai gli resta ben poco da perdere...
Non pensate nemmeno per un attimo che lo scopo la spedizione dalla parrucchiera fosse un trattamento anticaduta: mi ci vedete ad accendere un mutuo per qualche fialetta che rinfoltisce soltanto le tasche della parrucchiera? Ma quando mai... Ormai lo sanno tutti che l'unica cosa che ferma davvero la caduta dei capelli è il pavimento.
Il problema in realtà non è la caduta autunnale in sé, quanto le successive operazioni di raccolta dei cadaveri da abiti, spazzola, pavimento, doccia...
Insomma, era ora di darci un taglio.
Solo che... ci voleva coraggio.
Mica ho paura di cambiare look, che vi credete? Nei miei quaranta e passa anni di vita ho affrontato diversi tagli drastici, compresa la rasatura a zero di cinque anni fa, senza esitazioni né pentimenti.
Il dubbio, legittimo, era un altro: tagliandoli corti, torneranno ricci come prima della chemio?
L'ultima stiratura permanente risaliva a gennaio e da allora hanno ripreso un po' di crespo, ma sono rimasti ragionevolmente lisci, tanto da farmi ritenere che non fosse necessario sottoporli di nuovo allo stress di questo trattamento (né sottoporre me allo stress delle quattro ore necessarie per realizzarlo...) ma chi poteva dire cosa sarebbe successo tagliandoli?
Anche questa è una cosa risaputa da chi mi conosce: non ho nessuna voglia di ritrovarmi di nuovo con una testa come Napo Orso Capo.
Ci ho pensato parecchio, ma stamattina, all'ora fissata per l'appuntamento, non avevo ancora deciso. O meglio, avevo deciso di chiedere consiglio alla parrucchiera. Che ha confermato i miei dubbi. Secondo il suo parere professionale, l'attuale effetto liscio era dovuto almeno in parte alla lunghezza dei capelli, il cui peso contribuiva a mantenerli dritti. Un taglio deciso avrebbe favorito sicuramente il riaffermarsi del crespo e, se non dei ricci, almeno delle ondulazioni. Sconsigliato.
È universalmente noto che i parrucchieri quando impugnano le forbici tendono a lasciarsi prendere la mano, tu chiedi solo una spuntatina e ti ritrovi a fare concorrenza a Kojak e Mastro Lindo.
Quando è proprio la parrucchiera che ti consiglia di non tagliare, io credo sia meglio fidarsi.
Alla fine, di coraggio ne è servito ben poco: il taglio è stato davvero minimo.
In compenso, mi sono concessa un piccolo, piccolissimo colpo di testa: rinunciando alla stiratura, i miei capelli potevano sicuramente sopportare qualche altro trattamento.
E allora vai con una colorazione non permanente, di quelle che se ne vanno da sole dopo qualche shampoo, che non sia mai che mi ritrovi schiava della ricrescita. La parrucchiera ha messo le mani avanti, segnalandomi che questo tipo di tintura non copre bene i capelli bianchi, ma a me i capelli bianchi non danno nessun fastidio, volevo solo creare qualche riflesso un po' più luminoso e il risultato mi ha assolutamente soddisfatta.