Alla vigilia dell'Epifania nella nostra zona c'è la tradizione della "casera" (chiamata anche "foghera" oppure "pan-e-vin"), il falò in cui si brucia la vecchia, un rituale di rinnovamento e buon auspicio per il nuovo anno.
Ieri sera siamo andati a vedere quella di Concordia Sagittaria, particolarmente suggestiva perchè allestita al centro del fiume Lemene, poi abbiamo raccolto l'invito di Davide, un amico del Gruppo Sommozzatori: la sua famiglia organizzava una casera nel campo sul retro della casa, a Pramaggiore, e dopo offrivano qualcosa da mangiare a "un po' di amici".
Gli "amici" erano più di 200.
All'interno di un capannone decorato con palloncini e festoni colorati erano allestiti tavoli e panche, perfettamente attrezzati con piatti, posate, bicchieri e tovaglioli monouso e un'organizzazione familiare efficientissima, composta da nonne e nonni, mamme e papà, zii e zie, generi, nuore, cognati e nipoti distribuiva zuppa di fagioli, porchetta, mortadella, prosciutto arrosto, verdure, formaggi e dolci, accompagnati da acqua, vino e bibite. Un distributore automatico era a disposizione per caffè, tè, cioccolata e altre bevande calde, insieme ad un intero carrello di bottiglie di liquori.
Al termine della cena non poteva mancare la Befana, gonna lunga, fazzoletto in testa e scopa alla mano, accompagnata da coriandoli e stelle filanti, con una carriola piena di calze per tutti i bambini presenti, allo stesso tempo incantati ed intimoriti da questa strana vecchietta.
Per finire, una enorme torta di compleanno per Giada, nipotina dei padroni di casa, un brindisi e l'accompagnamento musicale di "Gino Panino" per allietare l'ultima parte della serata.
Sono rimasta esterrefatta e incantata.
Esterrefatta perchè il livello di organizzazione della famiglia Nosella era a dir poco straordinario, è chiaro che non sono nuovi a questo genere di iniziative: ogni attività era programmata e gestita con la massima efficienza, ogni persona aveva ruoli e compiti precisi, le attrezzature erano ordinatamente sistemate su scaffali, in scatole ben identificate, l'attenzione per i particolari arrivava fino ai tubetti di cren per accompagnare il prosciutto, ai bicchierini da liquore e ai flutes per il prosecco... un grande ingranaggio perfettamente sincronizzato ed oliato. E sicuramente anche una spesa non indifferente.
Incantata perchè non capita spesso di trovare una simile ospitalità.
È chiaro che in questa famiglia c'è una straordinaria apertura verso gli altri.
Ho guardato gli adulti, impegnati ed attenti a fare in modo che ogni ospite fosse adeguatamente servito, con il volto illuminato dall'autentica gioia dell'accoglienza mentre giravano sorridendo per i tavoli, portando piatti pieni e ritirando quelli vuoti, fermandosi a salutare vecchi amici e a conoscere persone che fino a poco prima erano estranee.
Ho guardato i bambini, figli e nipoti, i più grandicelli che già cominciavano a dare una mano, e ho pensato con gioia che crescendo in questo ambiente generoso ed ospitale domani diventeranno adulti disponibili come i loro genitori ed i loro nonni, aperti alla comunità in cui vivono e pronti a considerare un estraneo non come una minaccia, ma come un amico ancora da conoscere.
Ho pensato a ciò che questa famiglia ha trasmesso ad ognuno dei presenti, un messaggio di accoglienza e di condivisione, un segnale che nella nostra comunità ci sono valori ancora vivi e solidi.
Ho guardato queste persone e mi sono detta "questi sono gli Italiani che fanno grande il nostro Paese".
Grazie Mia,
RispondiEliminagrazie per aver condiviso questa bella esperienza, grazie per i commenti proposti.
Solidarietà, gratuità, accoglienza, apertura, insegnamento, esempio, impegno, ...che termini belli e giusti.
L'Italia è anche questo è vero, lo dobbiamo ricordare, anche se a volte non è facile.
Grazie ancora e alla prossima, rosanna
Sì,l'Italia è anche questo! Gli italiani sono anche questo...andrebbero solo un po' svegliati, spronati... Al bando la pigrizia e l'individualismo!
RispondiEliminaViva le molte brave persone!!!
Rosa
grazie mia
RispondiEliminabellissimo queste osservazioni che sono più importanti di tante cose che si leggono o si vedono
ugo
Che minuziosa descrizione! mi è sembrato di essere là con voi e condivivere questi momenti di allegria e spensieratezza..
RispondiEliminaPossa questo anno essere vissuto con lo stesso spirito gioioso di quei bambini.
BUON 2009 Mia!
Alessandra
carissima, la descrizione dettagliata di questi "italiani", veri, mi ha ricordato le belle esperienze (simile) trascorse con la famiglia dei miei nonni. Incoraggiamo queste iniziative e vigiliamo perché non spariscano. L'Italia ha bisogno di Italiani Veri.
RispondiEliminaAbbracci
adriana e federico