martedì 18 luglio 2023

Fuori due!

Fatta anche la seconda chemio.
È stata lunga e faticosa, ma non problematica.
Questa volta mi ha accompagnato Marta, una compagna della squadra di sitting volley: per lei "inclusione" non è solo una parola, ma un impegno concreto e quotidiano.
Siamo partite con largo anticipo temendo intoppi stradali e abbiamo fatto benissimo: coda prima ancora di uscire dal territorio comunale, poi ancora rallentamenti in autostrada.


Una volta raggiunto lo IOV, il primo appuntamento era alle 12:50 al punto prelievi per le analisi del sangue, alle 13:40 visita con l'oncologa e alle 15:50 infusione in day hospital. 
Il prelievo è stato abbastanza puntuale, mentre la visita ha subito un ritardo a causa di problemi con il sistema informativo. L'oncologa mi ha chiesto informazioni sugli effetti della prima infusione, ha valutato scrupolosamente gli esami, mi ha visitata, ha esaminato attentamente le mani e il piede, che mostrano i primi segni di eritema: la prossima volta, se peggiora, si dovrà valutare se ridurre la dose. Ha richiesto un elettrocardiogramma di controllo e una valutazione chirurgica perché la zona in cui mi è stato impiantato il port è ancora molto arrossata. Mi ha anche prescritto uno sciroppo per la tosse, cosa che mi ha piuttosto sorpresa, dato che non ho la tosse, ma ho scoperto che il principio attivo di quel farmaco è efficace anche per disintossicare il fegato, che dagli esami risulta un po' affaticato. Non si finisce mai di imparare!
L'elettrocardiogramma non ha evidenziato anomalie, quindi mi sono spostata al Day Hospital per l'infusione. Mi hanno chiamata con quasi mezz'ora di ritardo, la sala ormai era quasi vuota e ho potuto scegliere il letto anziché la poltrona, perché dopo tante ore in carrozzina il piede aveva iniziato a gonfiarsi e preferivo tenerlo alto. Ancora attesa per la valutazione del chirurgo, che ha esaminato la zona arrossata senza trovare segni di infezione e mi ha prescritto una crema cortisonica da applicare due volte al giorno. Finalmente verso le 17 è iniziata l'infusione: un lavaggio con soluzione fisiologica, gastroprotettore, antistaminico, cortisone, poi il chemioterapico e infine un altro lavaggio con fisiologica. 


Grazie alla comodità del letto, mi sono appisolata per un po'. Ho finito alle 18:20, ero rimasta solo io nella sala, insieme all'infermiera, costretta a fare gli straordinari.

Anche nel viaggio di ritorno abbiamo trovato coda in autostrada, siamo arrivate verso le 20 ed ero davvero tanto stanca, però il farmaco non mi ha creato problemi e anche oggi sto bene.
Prossimo appuntamento il 14 agosto: con un'analisi del sangue intermedia tra due settimane.

6 commenti:

  1. Ciao Mia, come sempre e malgrado l'argomento è un piacere leggerti e bene che fuori anche la seconda.
    Un affettuoso saluto a te, Renato e famiglia felina.

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  2. Non so davvero come fai… solo a pensare tutto quello che affronti, piango. Scusami, ma alcuni giorni sono più duri di altri. Un abbraccio fraterno😘

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  3. Ciao Mia, i tuoi racconti sono preziosi esempi di come si possano affrontare le cose peggiori senza un lamento, anzi tenedo accesa la lanterna alla ricerca delle pepite più minuscole. Che ci sono, sempre. Grazie /catia

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  4. ciao mia, che giornata lunga e impegnativa! l'importante è che gli effetti della chemio siano sopportabili e che tutto sia sotto controllo, allo iov di solito sono scrupolosi e non lasciano nulla al caso. ammetto di non aver mai sentito prima d'ora del duplice utilizzo dello sciroppo per la tosse, non si finisce mai di imparare! mi ricordo che da adolescente riempivo mio papà di spremute di arancia e di pompelmo pensando di aiutarlo con le difese immunitarie durante il suo percorso oncologico, salvo poi scoprire con orrore che il pompelmo interferisce con la chemio... una sabotatrice ingenua! ieri è stata giornata di terapia anche per mia mamma, pure qui si fa il conteggio "fuori 1, fuori 2, fuori 3" :) un abbraccio

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  5. Ciao Mia!h
    Ti auguro di superare anche questo... Perché
    Sei davvero una grande ispirazione per chi passava qui in cerca di un raggio di speranza.
    Un abbraccio caldo....

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