La notte successiva all'intervento è stata dura per Gandalf. E per noi.
Quando anche l'ultimo residuo di anestesia è svanito, ha iniziato a sentire dolore; le gengive si erano erano gonfiate e dalla bocca colava un filo di bava mista a sangue. Avevamo l'analgesico in compresse, un farmaco che in altre occasioni ha dimostrato di gradire moltissimo, ma non c'è stato verso di farglielo prendere e non ce la siamo sentita di aprirgli a forza la bocca per costringerlo a mandarlo giù.
Si è acciambellato ai piedi del letto, avvilito e dolorante, ed è rimasto lì tutta la notte. Sabato mattina abbiamo tentato di nuovo di dargli l'analgesico e anche l'antibiotico, ma non voleva saperne di aprire la bocca. Alla fine l'abbiamo portato di nuovo in clinica, dove la veterinaria gli ha somministrato i due farmaci tramite iniezione.
Dopo circa un'ora, quando l'analgesico ha fatto il suo dovere, è rinato. Ha chiesto da mangiare, ha cercato di rubare il cibo a suo fratello, si è fatto coccolare. Domenica ha spazzolato allegramente i farmaci mescolati con un po' di tonno in scatola, ed è tornato al suo comportamento abituale, come se non fosse successo niente, anche se aveva ancora le guanciotte gonfie come quelle di un criceto.
Lunedì... beh, lunedì è andato oltre.
Quando Renato è tornato da lavoro, l'ha trovato in salotto, impegnato a giocare con un topo.
Renato ha fatto uscire il topo.
Gandalf l'ha ripreso e riportato in casa.
Renato ha fatto uscire il topo.
Gandalf l'ha ripreso e riportato in casa.
Renato ha fatto uscire il topo.
Gandalf l'ha ripreso e riportato in casa.
Renato ha recuperato per la quarta volta il topo e l'ha liberato lontano da casa.
Gandalf ha deciso di aver fatto abbastanza e si è riposato.
Nonostante sia completamente privo di denti, è riuscito a catturare un topo per quattro volte.
Questo gatto non è un mito... è di più!!!
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