Credo che siano passati più di dieci anni dall'ultima volta che ho dormito in questa casa da sola.
Mi ero trasferita qui appena completato l'allacciamento di acqua e gas, ancora con la corrente elettrica del cantiere. Avevo solo i mobili della cucina, un divano-letto e un materasso matrimoniale appoggiato sul pavimento della camera. Ma era casa mia, e non vedevo l'ora di entrarci.
Ricordo ancora il primo pasto, seduti sul divano, con i cartoni delle pizze da asporto appoggiati sul lettino estraibile ancora incellofanato, perché tavolo e sedie non erano ancora arrivati. Che poi - diciamocelo - la pizza mangiata sul divano è una delle gioie della vita.
La Maria mi ha raggiunto qualche giorno dopo, quando un'anima caritatevole ci ha prestato un furgone per il trasloco e abbiamo portato qui i mobili della sua camera e il resto delle masserizie.
Credo che quelle prime tre o quattro notti prima del suo arrivo siano state le uniche che ho trascorso qui da sola, perché dopo non ricordo che sia mai capitato che non ci fossero né lei né Renato.
Ora Renato è via per un paio di giorni, impegnato con il teatro e ieri sera mi è parso un po' strano fare il giro a chiudere i balconi, attaccare l'allarme e infilarmi a letto da sola.
Ecco, "sola" è una parola grossa...
Dietro quella scorza da guerriera si cela una teneronaromanticona ed è questo che ci piace ancor di più.
RispondiEliminaVado e torno fra un po'.
Colline verdi arrivo, ma come primo giorno andrò ad un funerale. Un vecchio nonnetto, la vera colonna portante di Massara e di Zanelli.
Un tipo piuttosto autorevole con degli occhi blue bellissimi e sveglissimi. A domani G. per un ultimo saluto.
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.....con una guardia del corpo così, puoi dormire sonni tranquilli....!! rita
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