Io mi sento bene, però l'umana dice che ho attacchi terribili di coccolite ferox, che non so cosa sia, ma sembra grave.
Non posso farci niente: in certi momenti, ho un assoluto e insopprimibile bisogno di coccole.
Questi attacchi si manifestano quasi sempre in situazioni ben precise: quando l'umana parte o arriva con la sua auto oppure quando va in bagno. Qualche volta, più raramente, anche in altre occasioni, per esempio quando lei sta lavorando.
Io so sempre quando l'umana sta per uscire, lo capisco e inizio subito ad agitarmi. Io non voglio che l'umana esca! Se non riesco a seguirla quando entra in garage dalla porta, faccio il giro, così appena il basculante inizia a sollevarsi, mi fiondo dentro, gnaulando con tutta la disperazione micesca possibile, e appena lei apre il bagagliaio per caricare la sedia a rotelle, io ci salto dentro, per evitare che possa andarsene senza di me.
Quando anche l'umana si siede nel bagagliaio, inizio a strofinarmi contro di lei, faccio le fusa, miagolo, la riempio di baci... insomma, cerco di convincerla a restare a casa con me.
Qualche volta, quando finalmente riesce a farmi scendere dal bagagliaio, provo a salire nell'abitacolo, sul sedile del passeggero, e faccio gli occhioni dolci.
E niente, non funziona. Mi fa un sacco di coccole, mi dice che mi vuole bene, ma poi mi fa scendere e va via lo stesso. Però quando va in ufficio, deve mettere la sveglia un quarto d'ora prima per tenere conto della nostra sessione di coccole da bagagliaio.
Anche quando ritorna salto nel bagagliaio per una dose di coccole, miagolando sonoramente per darle il benvenuto. Di solito dopo un po' lei chiede se possiamo andare dentro e continuare sul divano, soprattutto adesso che inizia a fare freddo, ma io voglio le coccole nel bagagliaio!
L'altro momento di insopprimibile voglia di coccole è quando l'umana va in bagno.
Se sono in casa, la seguo appena mi accorgo che va in quella direzione, mentre se sono in giardino e vedo accendersi la luce dentro la finestra del bagno, mi precipito subito dentro.
Al piano terra, lei di solito usa la sedia a rotelle, che ha un cuscino tutto morbidoso, e appena si trasferisce sul WC, io ci salgo e comincio a fare le fusa e a chiedere coccole.
Il problema è che quando lei si alza dal WC, rivuole il suo cuscino, mentre io non voglio saperne di scendere. Se in casa c'è anche l'umano, lei lo chiama e lui viene a prendermi, mentre quando è da sola deve arrangiarsi: mi chiede gentilmente di scendere, mi lancia qualcosa da inseguire, prova a prendermi in braccio, ma è difficile perché lei può usare solo una mano, l'altra le serve per tenersi in equilibrio dato che le manca una zampa, e peso anch'io quasi sei chili, come Edison, anche se lui è più grosso, invece io sono alto e lungo. Di solito l'umana finisce semplicemente per spingermi giù, ma deve stare attenta, perché il cuscino è pieno d'aria e se ci pianto le unghie, si buca.
Al piano di sopra, l'umana non può usare la carrozzina, non c'è abbastanza spazio, quindi si muove con il deambulatore. Peccato, niente cuscino morbido. Ma io voglio lo stesso le coccole e allora cerco di saltarle in braccio, che non è semplicissimo perché io sono grande e lei ha una coscia sola su cui posso acciambellarmi, non è facile restare in equilibrio, ma in qualche modo ci riesco sempre. No, le foto di questo non ve le faccio vedere!
Anche quando entra nella doccia cerco di seguirla, ma lei mi chiude la porta a vetri sul muso. Pazienza, la aspetto fuori, gnaulando, e appena esce mi precipito a strofinarmi su di lei.
L'umana dice che tutta questa roba si chiama coccolite, che forse è anche una malattia grave, ma non credo, perché bastano un po' di carezze e grattini per farla passare. Un bel po' di carezze e grattini, in effetti.
Ettore
PS: Grazie Martina!
Che bello il micione coccolone! ❤️ Martina
RispondiEliminaSempre molto piacevole leggere il tuo diario felino...Ettore è fortissimo!!! Mila
RispondiElimina