I dolori sono abbastanza sotto controllo, credo di aver individuato quasi tutti i movimenti e le posizioni che devo evitare per non stuzzicare il nervo intercostale. Il problema è che sono parecchi, quindi la mia mobilità rimane molto limitata, come anche la resistenza, e sono costretta a passare quasi tutto il tempo sul divano, limitando al minimo le attività domestiche e ancora di più le uscite, sia per numero che per durata. Almeno però adesso riesco a dormire distesa e questo ha migliorato di molto la mia qualità di vita rispetto a qualche settimana fa.
Per quanto riguarda la tosse, l'unica strategia è non respirare troppo a fondo e parlare meno possibile, ma non sempre funziona, a volte mi pigliano comunque accessi ferocissimi che mi lasciano stremata e dolorante, perché, ovviamente, con riferimento al punto precedente, tossire è uno dei movimenti da evitare.
La situazione mi ha fatto ricordare il titolo di un album di Adriano Celentano di una ventina d'anni fa: direi che riepiloga molto bene la mia situazione attuale.
Conversazioni domestiche sul divano
Ieri è stata una giornata intermedia, non cattiva, ma nemmeno buona: tanti colpi di tosse distribuiti in tutto l'arco della giornata, qualcuno anche violento, ma senza accessi particolarmente lunghi.
Abbiamo passato il pomeriggio sul divano a guardare la TV.
Lui: "Come va?"
Io, che da ore tossivo più o meno come una vecchia tabagista incallita (la differenza è che la mia è una tosse secca): "A parte la tosse..."
Lui: "Hai la tosse?"