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lunedì 7 ottobre 2019

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Tolti un po' di fastidi.
Fatta la cistografia, la parete della vescica si è cicatrizzata perfettamente. Nei prossimi giorni dovrebbero togliermi lo stent.
Tolto il catetere vescicale. L'uso della padella non è semplicissimo, devo spostare l'appoggio della schiena in modo da evitare di pesare proprio sul punto di frattura dell'osso, ma con un po' di attenzione, si può fare.
Tolta la telemetria cardiaca, secondo i cardiologi non è più necessario il monitoraggio continuo.
Tolti gli ultimi cerotti dalla medicazione, la ferita è ben asciutta e non ha più bisogno di protezione.
La settimana prossima si torna in riabilitazione, nel frattempo cercheranno di mandarmi un fisioterapista una volta al giorno per iniziare a lavorare.

Resta la paura, una compagna nuova e difficile da sopportare. Ogni volta che mi metto seduta, striscia il timore del capogiro che potrebbe annunciare un nuovo episodio neurologico o cardiaco.
Passerà. È come quando sono entrati ladri in casa: le prime notti non riuscivo a dormire, mi pareva che non mi sarei mai più sentita al sicuro, poi, un po' per volta, mi sono rilassata. So che potrebbe succedere di nuovo, ma devo riuscire a non far girare tutta la mia vita intorno a questo pensiero.
Mi serve solo un po' di fiducia. Se non ci saranno altre battute d'arresto, la troverò.

5 commenti:

  1. Bene, tante buone notizie sintetizzate perfettamente nell'illustrazione che hai scelto per questo post.
    Avanti così, ti abbraccio.

    Gio

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  2. Tanti piccoli passi per avvicinarsi a casa e allontanarsi dalla paura!

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  3. Sembrano notevoli passi avanti... continua cosi'. Uno alla volta, ma sempre in meglio.

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