Venerdì mi hanno chiamata da Castelfranco: intervento di rimozione calcoli programmato per martedì 30, cioè oggi. E meno male, perché negli ultimi giorni le perdite di sangue si erano fatte più frequenti e probabilmente iniziavo a risentirne: bastava il minimo sforzo a provocarmi una profonda stanchezza.
Ieri era stata una giornata ansiogena, con il referto della PET che tardava ad arrivare, nonostante l'oncologa lo avesse sollecitato. Alla fine è stata proprio lei a mandarmelo - santa subito! - dopo le 19.
È bello, anzi splendido!
Nessun peggioramento, alcune zone sono invariate, in altre la captazione del tracciante radioattivo si è ulteriormente ridotta: la chemioterapia continua a funzionare!
Nonostante le notizie rassicuranti, la notte è stata sgradevole, ero evidentemente inquieta, ho faticato a prendere sonno e mi sono svegliata un'infinità di volte, il tempo non passava mai: una reazione che ha rivelato un livello di ansia superiore a quanto mi aspettassi.
Finalmente, alle quattro e mezza, la sveglia ha suonato. Ieri sera avevo lavato i capelli, ma dovevo ancora fare la doccia disinfettante, che la pelle delle mie mani non ha gradito affatto: oggi sono particolarmente secche e spellate. Ho finito di riempire lo zaino, spuntando le ultime voci dalla lista delle cose da portare via, e siamo partiti verso le cinque e mezza.
Viaggio tranquillo, con pochissimo traffico. Entrando a Castelfranco abbiamo riso per Google Maps che indicava di prendere via "i lunga Kennedy".
Abbiamo trovato parcheggio proprio di fronte all'ingresso e prima delle sette eravamo già in attesa davanti al reparto di Week Surgery. Un cartello avvisava che l'ordine di chiamata dei pazienti sarebbe stato definito in base alla programmazione degli interventi e io sono stata l'ultima, sembrava che il mio intervento fosse previsto addirittura nel pomeriggio.
Mi sono sistemata in camera, l'altro letto è vuoto e spero che lo rimanga; ho trovato una posizione comoda e mi sono appisolata. Poco dopo le dieci mi hanno svegliata le portantine delle sale operatorie: dovevo indossare subito il camice, toccava a me!
Ci ho messo un po' a emergere dalla nebbia mentale del brusco risveglio, solo per piombare a capofitto nella fitta nebbia fisica dovuta alla mancanza degli occhiali, che ho dovuto lasciare in camera: il mondo si è ridotto a un insieme di sagome sfuocate
Trasferimento dal letto alla barella senza difficoltà, poi una brava infermiera è riuscita a trovare subito una vena sul dorso della mano sinistra, una posizione in cui l'inserimento dell'ago fa più male, ma poi dà meno fastidio rispetto all'incavo del gomito.
Sono rimasta parcheggiata per un po' nella sala di preparazione, registrando di nuovo un livello di ansia superiore ai miei standard: nonostante mi attendesse un intervento poco invasivo, in endoscopia, sentivo la nausea che mi attanagliava la gola e lo stomaco. Credo che i continui problemi di salute degli ultimi anni abbiano abbassato la mia soglia di sopportazione, facendomi sentire di più lo stress.
Anche il trasferimento dalla barella al lettino operatorio si è svolto facilmente, mi hanno sistemata per bene, mentre i sedativi iniziavano a fare effetto, e sono scivolata in una parziale incoscienza.
Durante il prericovero l'anestesista aveva optato per la sedazione anziché l'anestesia totale. È andata abbastanza bene: ho percepito confusamente ciò che succedeva, in alcuni momenti ho sentito anche dolore, mai troppo forte, e al termine della procedura ho recuperato abbastanza velocemente la lucidità.
Un breve periodo di osservazione in sala risveglio, poi mi hanno riportata in camera, con una flebo di fisiologica e una grossa sacca di liquido trasparente per il lavaggio vescicale, che sarà rinnovata fino a domattina poi, nel pomeriggio, se tutto va bene dovrei tornare a casa.
Cara Mia, felice per l'esito della PET e felice che ti sia tolto anche questo pensiero sperando che il problema delle perdite di sangue si risolva del tutto. Buona ripresa e un abbraccio
RispondiEliminaGrazie.
EliminaPer ora continuo a sanguinare...
Evviva evviva evviva 😘
RispondiEliminaChe sia l'inizio di un periodo meno faticoso, senza sanguinamenti.
Gio
Festeggio la PET, sono troppo felice per te
RispondiEliminaGrazie!
EliminaSpero che tutto vada sempre meglio
RispondiEliminaGrazie Patrizia!
EliminaDaje Mia!
RispondiEliminaGrazie Catia!
EliminaBuona guarigione Meravigliosa Mia
RispondiEliminaGrazie!
EliminaSpero tu sia rientrata tra i gatti. Ormai sale operatorie, flebo, ospedali, analisi e via dicendo "ti fanno un baffo". Un abbraccio.
RispondiEliminaFortunatamente sono rientrata molto presto ed Ettore si è assunto il compito di sorvegliarmi, quasi ininterrottamente per le prime 48 ore, poi con minore assiduità, ma elevata frequenza
Eliminaciao, spero vada tutto bene....un abbraccio Annalisa
RispondiEliminaSperavo meglio, ma mi accontento.
EliminaCerto che hai tutte le ragioni ad essere ansiosa quando aspetti risposte importanti come quella della Pet e che malgrado arrivi ottima non ti lascia passare una buona notte perché malgrado non vedessi l'ora del ricovero un po' d'ansia ci sta nell'affrontare altri percorsi ospedalieri, ma almeno ti liberi di qui fastidiosi calcoli...ciao
RispondiEliminaCerto che hai tutte le ragioni ad essere ansiosa quando aspetti importanti risposte come quella della Pet e che malgrado arrivi ottima non ti lascia passare una buona notte, perché malgrado non vedessi l'ora di questo ricovero un po' d'ansia ci sta nell'affrontare altro percorso ospedaliero, anche se breve, ma almeno ti sei liberata di quei fastidiosi calcoli...ciao
RispondiEliminaCiao Mia, sono felice per risultato della PET e per l'intervento superato dopo tanta attesa. Un abbraccio e un bacino ai mici
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