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venerdì 29 dicembre 2023

Conversazioni domestiche (fuori casa)

Ieri sera ottima cena a base di sushi con l'ottima compagnia di Alice e Fulvio, due amici toscani.
Ordino uno dei piatti speciali: uramaki con salmone, avocado e aria di lime.


Mio marito: "Perché hai ordinato gli uramaki con il bagnoschiuma?"

giovedì 21 dicembre 2023

Diario felino - Sono tornata!

Caro diario,
Finalmente sono tornata a casa.
Ho fame.


Sto bene, le ultime analisi sono ottime.
Ho fame.
Non sto ferma un momento, tanto che gli umani si sono chiesti se in clinica mi abbiano disattivato il pulsante di spegnimento.
Ho fame.
Gli umani sono felicissimi di riavermi con loro. Credo.


Ho fame.
Edison non vuole ammetterlo, ma è contento di rivedermi.
Ho fame.
Faccio i dispetti a tutti gli altri gatti.
Ho fame.
Matilde mi rugna e Penny scappa.
Ho fame.
Ettore era più contento senza di me.


Ho già detto che ho fame?


         Luna

mercoledì 20 dicembre 2023

Diario felino - La piccoletta

Caro diario,
Sono passati già due mesi dall'arrivo della piccoletta, un terremoto che ha sconvolto la nostra pacifica esistenza felina.
Tutto sommato è innocua, ma terribilmente invadente e rumorosa, sempre tra le zampe, soprattutto le mie: mi cerca continuamente, si avvicina e mi fa lunghi discorsi a base di brrrru! E ogni volta che qualcuno entra in cucina, lei arriva chiedendo a gran voce da mangiare.
Lo so che è piccola e bisogna avere pazienza e allora qualche volta la lascio avvicinare e muovo la coda per farla giocare. Le permetto anche di mangiare vicino a me. Però sia ben chiaro che comando io: se svuoto la mia ciotola prima di lei, la sposto di peso, senza tanti complimenti, e spazzolo anche il suo cibo. Ma lei è furbetta: quando mi avvicino, tira fuori dalla ciotola il pezzo più grosso che trova e va a mangiarselo un po' più in là. Poi, quando io ho finito, fa il giro delle ciotole per vedere se è rimasto qualcosa.

Cerca di fare 'micizia anche con gli altri, con alterne fortune.
Fergus la sopporta pazientemente, ma lui è il gatto più buono del mondo, non fa testo. 


Ettore è geloso, perché lei invade i suoi spazi: il cuscino della sedia a rotelle, il divano e i letti. Però sono posti in cui lui non va tanto spesso e la sua tana preferita, il ciambellone rosso sul comò della camera, rimane libero. Alla fine c'è posto per tutti e gli umani non gli fanno mai mancare le coccole, in particolare l'umana continua a riservargli sessioni speciali di coccole da WC.




Le femmine invece continuano a essere ostili: Penny soffia e Matilde rugna. Però, finché si tiene a distanza, non le fanno niente.

Un paio di giorni fa, la piccoletta era strana. Al mattino saltava e correva come sempre, ma con il passare delle ore era sempre più tranquilla e silenziosa, addirittura non si è presentata quando siamo andati in cucina per chiedere la merenda e la cena. Molto strano.
Quando gli umani l'hanno presa in braccio, si sono accorti che tremava: aveva la febbre. 
Era già sera tardi quando è comparso il trasportino e io mi sono preoccupato, ma questa volta non è toccato a me: l'umano ha preso la piccoletta e se l'è portata via dicendo che non importava se c'era da pagare il supplemento per la visita notturna. È tornato dopo un paio d'ore, molto serio, con il trasportino vuoto: niente piccoletta.
Non mi hanno nemmeno lasciato annusare il trasportino, lo hanno subito lavato e messo via. Hanno tolto anche la lettiera della piccoletta e messo in lavatrice il ciambellone rosa, quello che usa sempre lei, e anche tutte le lenzuola e le coperte dei letti e i loro vestiti. Parlavano di parvovirus e panleucopenia, che sono la stessa cosa ma con due nomi diversi e che non dovrebbe preoccuparci, perché siamo vaccinati. Ma la piccoletta è giovane e deve ancora fare l'ultima dose di vaccino. 
Più tardi ho sentito l'umana che piangeva.

Ieri erano ancora molto seri e tristi e ho iniziato a preoccuparmi anch'io. Nel tardo pomeriggio sono usciti tutti e due. Sono tornati dopo un po', ancora molto tristi e senza la piccoletta. Parlavano di crollo dei globuli bianchi, antibiotici, flebo di ringer lattato e immunostimolatori, prognosi riservata. Erano ancora tanto preoccupati e ho iniziato ad agitarmi anch'io: giravo per casa e guardavo gli umani, loro mi davano da mangiare, ma io non volevo cibo, volevo la piccoletta!


Stamattina l'umana ha ricevuto una telefonata e dopo sembrava un po' più tranquilla.
Nel tardo pomeriggio sono usciti di nuovo, ma questa volta quando sono tornati sorridevano: sembra che la piccoletta abbia superato la fase acuta e stia meglio.


Spero che torni a casa presto, perché anche se è una rompiscatole, in fondo mi ci sono affezionato.


        Edison


PS: grazie Betta, sei sempre speciale!



domenica 3 dicembre 2023

Molto zitta ma poco ferma

Questa volta gli effetti della chemioterapia mi hanno lasciato qualche giorno di tregua in più, tempo prezioso perché mi ha permesso di partecipare sabato 25 alla superfesta di compleanno dei miei cugini e noi siamo una cuginanza davvero speciale!



Martedì sono stata a Padova per la visita dermatologica: niente di grave, le lesioni cutanee sono di natura infiammatoria, da trattare mattina e sera con crema al cortisone... cosa non proprio semplicissima, perché una è sulla schiena, appena sotto la scapola sinistra.
Lo so che state pensando che potrei farmi aiutare da Renato a spalmare la crema, ma il problema è proprio che non posso, perché è ammalato ormai da otto giorni, con tosse, raffreddore, mal di gola e qualche linea di febbre. Siamo di nuovo al 41 bis: ha fatto un tampone Covid ogni due giorni, sempre negativi, ma qualunque sia la magagna che lo sta tormentando, è meglio che non me la trasmetta, quindi rimane in esilio al piano di sopra.

Questo significa anche che devo occuparmi delle attività domestiche che di solito fa lui ed è piuttosto faticoso, arrivo a sera stremata. Fortunatamente ci sono sempre le persone che mi aiutano: non sono in grado di fare la spesa da sola, ma la solita zia e Claudia si sono fatte dare la lista di quello che mi serviva e me l'hanno consegnato a domicilio, mentre Diana continua ad aiutarmi con lo stiro. Siete speciali, lo sapete vero?


Nel frattempo è tornata la mucosite che mi provoca la nausea, niente di drammatico, ma sempre fastidiosa. Vado avanti a caramelle, chewingum, noccioli di prugna, taralli e chips di patate, vale a dire qualunque cosa io riesca a tenere in bocca per un tempo abbastanza lungo, da pochi minuti per le chips fino a tre ore per noccioli e gomme da masticare. Però questa volta sento lo stesso un po' di fastidio in gola, forse anche perché con Renato ko non posso stare ferma e zitta. Più precisamente, sto molto zitta, ma poco ferma, perché c'è sempre qualche gatto che chiede da mangiare, le ciotole da lavare, la lavatrice da caricare e svuotare, l'aspirapolvere da passare, i pasti da preparare... E dato che non sto così male da mettermi in malattia, devo pure lavorare. Il calendario però promette bene: venerdì è festa e il giovedì ho la giornata libera, quindi la prossima settimana lavorativa sarà cortissima e anche la successiva, perché venerdì 15 devo andare a Padova per l'ecografia.

Siamo in dicembre, ma l'atmosfera natalizia qui è ancora sospesa: senza l'aiuto di Renato non posso preparare l'albero e non ho ancora iniziato a pensare ai regali da fare. 
Sono anche arrivati i primi inviti per le cene di Natale, e la mia risposta è sempre la stessa "non lo so, dipende da come sto quel giorno". Uffa.



Nota di servizio
Dovevamo uscirne migliori, invece pare che la pandemia abbia insegnato poco o niente.
Il Covid sta di nuovo circolando, ma anche i normali malanni di stagione come raffreddore e influenza sono di origine virale: il raffreddore non viene perché avete preso freddo, ma perché qualcuno ve l'ha passato.
Se avete la tosse, la febbre, il raffreddore o il mal di gola e andate al lavoro, al cinema, al ristorante o a fare shopping non siete eroi, siete pirla! 
State a casa oppure, se proprio non potete fare a meno di uscire, mettete la mascherina.
E se qualche deficiente vi prende in giro perché la indossate, toglietela pure, tossitegli in faccia e poi la rimettete.