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domenica 29 ottobre 2023

Conversazioni domestiche - Le caramelle

Non ho mai amato le caramelle. 
Da bambina, anche se ne mangiavo qualcuna ogni tanto, dicevo che non mi piacevano, per evitare che qualcuno me le regalasse pensando di farmi felice, ma questo non ha fermato alcuni irriducibili, convinti che a tutti i bambini debbano piacere le caramelle, e ne ho comunque ricevute a pacchi. 
In casa dei nonni le caramelle erano sempre a disposizione, in una scatola di legno con il coperchio decorato con un celebre dettaglio del Giudizio Universale di Michelangelo, ma potevano passare mesi senza che io sollevassi quel coperchio e crescendo, la situazione non è cambiata: occasionalmente può capitare che io mangi una caramella, ma è davvero un caso raro.


Giovedì la nausea mi aveva concesso una tregua, alla sera avevo iniziato a pensare di aver superato il picco. Eccesso di ottimismo: venerdì è stata una pessima giornata e anche ieri è iniziata molto male, però mi sono resa conto di sentire meno la nausea quando ho qualcosa in bocca: stimolando la salivazione, il fastidio alla gola si attenua.
Ho ripreso a masticare chewing gum dopo pranzo, ma dopo un paio d'ore di ruminamento le mandibole chiedevano pietà e ho avuto un'illuminazione: caramelle! 
Ricordavo vagamente di avere in casa un pacchetto di Ricola alle erbe balsamiche, la scelta ideale perché sono tra le poche che gradisco e contengono alcune erbe che hanno proprietà digestive e protettive della mucosa orale: sì, trovate! 
Ho messo in bocca una caramella e l'ho parcheggiata in un angolo, lasciando che si sciogliesse da sola: funziona abbastanza bene.
Io: "Chissà se fanno anche le Ricola senza zucchero? Sembra un rimedio semplice, economico ed efficace, però non posso succhiare caramelle tutto il giorno, mi ritroverei la glicemia alle stelle!"
Lui non ha risposto, forse temeva che gli avrei chiesto di uscire per procurarmi le caramelle senza zucchero, quindi più che una conversazione domestica è stato un monologo domestico.
Finita la prima caramella, ho tirato fuori dalla tasca il pacchetto per prenderne un'altra.
E niente...



EDIT
In questo momento nemmeno le caramelle sono di aiuto, ho la gola e lo stomaco serrati in una morsa. 
Ettore è in clinica veterinaria: stamattina era mogio, stranamente silenzioso e si muoveva a fatica, chiaramente qualcosa non andava e abbiamo chiamato immediatamente la clinica e Renato l'ha portato mezz'ora fa. 
Ha la febbre alta, gli stanno facendo un'ecografia alla vescica che è risultata dolente durante la visita. Sono preoccupata da morire.

AGGIORNAMENTO
Ettore non ha problemi urinari, vescica e uretra regolari, urine pulite. C'è un virus respiratorio che sta girando tra i gatti, in clinica ne hanno due ricoverati, potrebbe aver preso quello. Gli hanno dato antibiotico e antinfiammatorio, ora è ancora un po' intontito dalla sedazione ma sta già meglio, ha mangiato qualcosa e noi siamo un po' più sollevati.

martedì 24 ottobre 2023

Cose buone e meno buone

I giorni passati dall'ultimo post hanno portato molte cose buone e alcune meno buone.


Martedì scorso sono andata a Padova per il quinto ciclo di chemioterapia. 
Questa volta ho usufruito del servizio di trasporto di In Famiglia, l'associazione a cui vi avevo chiesto di devolvere i nostri regali di nozze: colgo l'occasione per ringraziare tutti quelli che lo hanno fatto!

La sera prima, mi aveva contattata tramite Facebook Sara, una delle lettrici di questo blog, perché anche lei aveva la chemioterapia a Padova martedì. Gli orari coincidevano, quindi ci siamo accordate per incontrarci: è stato bellissimo!!!
Dietro agli schermi del PC e del cellulare, dietro ai post, alle parole e alle immagini ci sono persone vere e quando scopri che sono belle proprio come sembravano, è meraviglioso.

Le analisi del sangue non erano buone, indicavano ancora una rilevante tossicità residua, però rinviare la terapia sarebbe stato complicato, perché oggi avevo appuntamento per la terapia anti-osteoporosi e non era il caso di sovrapporre i due trattamenti, quindi l'oncologa ha proposto l'infusione con dose ridotta e dalla prossima volta, allunghiamo l'intervallo tra un ciclo e l'altro da quattro a cinque settimane.
Non so se sia stato a causa del dosaggio modificato, ma mi hanno chiamato per l'infusione con quasi due ore di ritardo rispetto all'orario previsto. Però il tempo è volato perché ero in sala d'attesa con Sara a chiacchierare piacevolmente e poi ci siamo ritrovate nella stessa stanza anche durante la terapia, su poltrone vicine.

Sono rientrata a casa quasi contemporaneamente al ritorno di Renato dal lavoro: ci ha accolti un miagolio disperato al piano superiore, dove Luna era chiusa in camera da sola ormai da più di otto ore.
Ma si è consolata in fretta con una buona dose di pappa, coccole e giochi. E poi siamo tornate a dormire insieme.


La stanchezza si è fatta sentire subito, avevo previsto di lavorare regolarmente nei giorni successivi alla terapia e l'ho fatto, ma è stato faticosissimo, alla sera ero stravolta.
Contavo di avere almeno quattro giorni di tregua prima di sentire gli effetti peggiori, invece la nausea è partita già venerdì, solo in parte mitigata dai farmaci che mi aveva prescritto l'oncologa: le parole d'ordine sono di nuovo ferma e zitta e le giornate successive sono passate in totale relax, con l'assistenza costante della mia gatta-cozza.


Luna continua la sua vita felice, fatta di cibo, nanna, giochi e tante coccole. 
Invidio la sua costanza e il suo indistruttibile ottimismo nel cercare di conquistare gli altri felini domestici: li segue e si ferma a distanza di sicurezza con atteggiamento cordiale, emette brrrrrrru amichevoli, si tira indietro quando soffiano e poi ci riprova, instancabile. Prima o poi qualcuno cederà, forse Edison che sembra il meno ostile.

Stamattina sono tornata a Padova, sotto una pioggia battente. Mi ha accompagnato ancora una volta Marta, la compagna di squadra di sitting volley, sempre generosissima. Sapevo già dalla densitometria che la situazione delle ossa era migliorata nettamente rispetto all'anno scorso, ma non sapevo come interpretare i risultati delle analisi del sangue. La dottoressa che le ha esaminate invece non ha avuto dubbi: il farmaco somministrato un anno fa sta ancora lavorando, le ossa stanno bene ed è troppo presto per una nuova somministrazione: appuntamento per aprile.

lunedì 16 ottobre 2023

Diario felino - Tutto nuovo

Caro diario,
Sono stati giorni intensi e pieni di novità. Venerdì mi hanno infilata nel trasportino e sono partita dall'Oasi felina di Favignana insieme a Lucia e Acciuga. Eravamo tutte un po' spaventate, ma le volontarie ci hanno rassicurate. 


Abbiamo dormito a Trapani e sabato mattina ci hanno caricate su un furgone pieno di gabbie, ognuna con la sua lettiera e le sue ciotole di cibo e acqua. Abbiamo attraversato tutta la Sicilia: Palermo, Enna, Catania, Messina... A ogni fermata entravano altri gatti, alla fine eravamo più di cinquanta.
Nel cuore della notte siamo arrivati a Guidonia, vicino a Roma e sono scesi i primi tre gatti. Gli umani che ritiravano i trasportini sembravano così felici! A Firenze sono scesi in otto e io ero stanca di stare sul furgone, ormai eravamo in viaggio da un giorno intero! 
Verso le undici del mattino siamo arrivati a Bologna: è sceso un gatto, due, tre, cinque, sette... Tocca a me, che emozione! Mi hanno chiusa di nuovo nel trasportino e consegnata a un'umana molto gentile e simpatica.

grazie Federica!!! 🧡💛🧡

Poi sono scesi altri gatti, ma non ci ho fatto tanto caso: ero arrivata!
L'umana mi ha portato a casa e ha aperto il trasportino: finalmente libera!


Ho esplorato l'appartamento e ho trovato diverse cose interessanti: una ciotola di croccantini e un umano maschio che mi ha fatto un sacco di coccole. Ero molto contenta.
Dopo qualche ora, però, l'umana mi ha rimesso nel trasportino, mi ha portata di nuovo fuori e mi ha consegnata a un altro umano, che ha caricato il trasportino sul sedile posteriore di un'automobile. Ma nooooo, di nuovo in viaggio, che tortura!
L'umano, che si era seduto vicino a me, ha cercato di rassicurarmi con parole dolci e dopo un po' mi sono addormentata. 
Era ormai buio quando finalmente siamo arrivati in un'altra casa: che sia quella buona?
Sono uscita dal trasportino con circospezione, c'era un gatto grande che mi guardava, ma sono abituata agli altri gatti, in oasi ce n'erano tanti, e l'ho ignorato.


Ho esplorato per bene la stanza, l'umano mi ha mostrato dov'era la lettiera e poi mi ha riempito le ciotole con acqua e cibo: GNAM!
C'era anche un'umana, avevo sentito la sua voce in macchina ma non la vedevo, perché io ero sul sedile posteriore e lei al posto di guida. Però mi è piaciuta subito, anche se le manca una zampa e si muove in modo strano, con attrezzi di metallo e plastica.


Ma è tanto morbida e si dorme benissimo sopra di lei.


Ho iniziato a familiarizzare anche con l'umano, che è molto gentile e generoso, mi riempie sempre la ciotola quando lo chiedo, e anche lui è morbido.


Sono passati altri gatti, oltre al primo: non amichevoli, mi guardavano tutti con sospetto e qualcuno mi ha soffiato quando ho provato ad avvicinarmi, ma nemmeno ostili, nessuno mi ha aggredita. Quello nero più grosso sembrava abbastanza disponibile, ma gli ho soffiato io, perché l'umano mi stava tenendo ferma e avevo paura. Credo che ci sia rimasto male.
Abbiamo passato il resto della serata sul divano, eravamo tutti stanchi dopo una giornata così intensa.


A un certo punto gli umani mi hanno portato di sopra: altre due stanze da esplorare, quante novità in un giorno solo! Mi hanno mostrato un'altra lettiera e un altro set di ciotole, nella stanza più piccola. Avevo dormito un po' sul divano, quindi ero abbastanza sveglia e ho cominciato a inseguire mostri invisibili sul letto della stanza grande. L'umana ha pensato, giustamente, che avessi voglia di giocare e mi ha fatto un regalo, un topino di peluche con cui mi sono divertita molto.


L'umana mi ha lasciato giocare per un po', poi ha spento la luce per dormire e ha lasciato che mi acciambellassi vicino a lei: non mi sembrava vero di poter avere così tante coccole nello stesso giorno!
Abbiamo dormito azzampate tutta la notte.
Stamattina siamo tornate al piano terra e mi ha dato un altro topino con cui giocare e ci siamo divertite un sacco: lei lo lanciava e io lo rincorrevo, lo riportavo sul divano e poi ci giocavo.


Quando mi sentivo stanca, mi fermavo a dormire, sempre vicino all'umana o sopra di lei.


Gli altri gatti si sono fatti vedere, qualcuno mi ha soffiato un po', ma sono rimasti lontani da me, a parte quello nero grosso, che si è avvicinato un po'. Forse faremo 'micizia.
Intanto sono molto contenta di essere qui!

            
                            Luna


lunedì 9 ottobre 2023

Ferma e zitta

Sabato sembrava che la nausea avesse finalmente deciso di togliere il disturbo, invece ieri e oggi è tornata, non fortissima, ma sufficiente a farmi stare ferma e zitta, perché peggiora quando parlo o mi muovo.
E adesso sono anche un po' incazzata.
Perché Renato è in licenza matrimoniale, la scorsa settimana avremmo voluto andare qualche giorno in montagna e oggi a fare il tifo per le nostre nazionali di sitting volley impegnate nei Campionati Europei a Caorle, a soli 25km da qui.


Invece niente: a casa, a guardare le partite su YouTube.
Ferma e zitta.




giovedì 5 ottobre 2023

Chiedo aiuto per un nuovo pensiero felice

Ho abbastanza gatti, cinque sono un impegno economico non indifferente, tra cibo e spese veterinarie, e ho sempre detto che non avevo intenzione di allargare la famiglia... a meno che non avessi trovato un siamese.
Ho una passione "storica" per i siamesi. Quando ero bambina, andavo ogni anno a trovare i prozii Lino e Jole, che abitavano in provincia di Rovigo e avevano una coppia di gatti siamesi, Micetta e Luca: passavo intere giornate a giocare con le loro meravigliose cucciolate.
Quando avevo sei o sette anni, gli zii mi avevano regalato un gattino che era poi diventato talmente bello che il proprietario di una siamese con pedigree me l'aveva chiesto per l'accoppiamento.


Ma non era soltanto bello: era simpatico, affettuoso, paziente e uno straordinario cacciatore. Ho pianto per giorni quando è morto e mi è sempre rimasto il desiderio di averne un altro.

Lo sa bene Milva, una cara amica che è tra le fondatrici di SAIE e gestisce con altri volontari l'Oasi A-Mici di Favignana, così quando l'adozione di Luna è saltata all'ultimo momento, mi ha chiesto se la volevo.


Cioè, secondo voi?!?!?
Ci abbiamo pensato per un paio di giorni, perché ci sono alcuni aspetti pratici da considerare. Io non sto bene e per me potrebbe essere difficile gestire una micia giovane quando sono a casa da sola, Renato ha paura che io possa sentirmi frustrata se non riesco a prendermene cura come vorrei. E non siamo sicuri di come reagiranno gli altri felini domestici, in particolare Ettore che è terribilmente dispettoso con sua sorella.
Alla fine però abbiamo deciso che proprio adesso abbiamo davvero bisogno di tanti pensieri felici e questi occhioni azzurri devono entrare a far parte della nostra famiglia. Dopo tutto, mi sono sposata per un ottimo motivo!

Luna deve fare un lungo viaggio per venire qui da Favignana, le staffette sono già prenotate e arriverà a Casalecchio di Reno domenica 15 ottobre tra le 8 e le 9 del mattino.
Però il pomeriggio del 15 ottobre io ho un impegno a Padova (di cui vi parlerò a cose fatte), quindi chiedo il vostro aiuto.
C'è tra i miei lettori qualcuno che potrebbe prelevare Luna dalla staffetta a Casalecchio e tenerla fino a quando arriviamo noi a prenderla, nel tardo pomeriggio? Per piacere...


In alternativa, possiamo andare a prenderla noi a Casalecchio, partendo prestissimo, ma avrei poi bisogno di qualcuno che possa ospitarla per qualche ora a Padova.


Edit del giorno dopo: come sempre, i lettori di questo blog si sono dimostrati fantastici e ho trovato subito l'aiuto che mi serviva.
Grazie a tutti!