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giovedì 7 aprile 2022

Il mio ruolo

Lo scorso fine settimana, a Cesena, è iniziato il mio primo campionato italiano assoluto di sitting volley, in un turbinio di emozioni: orgoglio, entusiasmo, ammirazione, speranza, gratitudine, ma anche qualche delusione.


Tre partite in due giorni contro la squadra di Parma, un'avversaria temibile che negli ultimi due campionati si era classificata al secondo posto, dietro alle inarrivabili atlete del Dream Volley Pisa, vincitrici di tutte le edizioni disputate fino ad ora.
Il passaggio alla fase finale era già assicurato per entrambe le formazioni, dato che la terza squadra del girone si era ritirata, ma la carica agonistica non è mancata, perché ognuna voleva valutare la portata delle proprie ambizioni.


Le avversarie potevano contare su un'intesa costruita in anni di intenso lavoro, oltre a una solida preparazione fisica e tecnica, mentre nella nostra metà campo c'erano atlete formidabili, che però giocavano insieme per la prima volta e sono stati necessari alcuni tentativi e aggiustamenti per trovare la migliore disposizione.
Dopo un avvio equilibrato, Cesena ha preso le misure e si è aggiudicatata la prima partita con il punteggio di 3-1. Ho avuto la possibilità di entrare in campo per qualche minuto alla fine del secondo set, in una situazione di punteggio assolutamente favorevole, e me la sono cavata in modo abbastanza soddisfacente, molto al di sotto delle prestazioni delle mie compagne, ma sui miei livelli: due battute, non particolarmente efficaci ma in campo, un paio di palloni recuperati, un'alzata, un attacco a punto.

la maglia con il nome, come le giocatrici vere!

Nella seconda partita, domenica mattina, Parma si è aggiudica il primo set, ma poi Cesena ha ritrovato il giusto equilibrio e ha sfoderato una prestazione straordinaria, offrendo uno spettacolo davvero splendido, che ha entusiasmato il pubblico. 
Tutte bravissime, ma una menzione speciale va a Francesca Bosio, che non è solo un'atleta straordinaria, capace di gesti tecnici al limite dell'incredibile, ma una persona speciale, una fantastica compagna di squadra che guida, rassicura, incoraggia, sostiene, consiglia: non per niente è la capitana della Nazionale. Chapeau!


La seconda vittoria per 3-1 ci ha garantito matematicamente il primo posto nel girone, rendendo irrilevante il risultato del terzo incontro, in cui l'allenatrice ha potuto dare spazio anche alle riserve.
Sono stata in campo per i primi due set dell'ultima partita. Niente giri di parole: ho giocato male. 
Non ero nel mio ruolo: io sono da sempre una palleggiatrice e sono entrata invece come schiacciatrice, mi sentivo fuori posto, senza la possibilità di fare quello che mi riesce meglio. Questo però non basta a giustificare una prestazione davvero scadente, inferiore alle mie capacità, peraltro già modeste. Peccato, avrei voluto fare meglio e godermi di più questa straordinaria opportunità, ma pazienza, è andata così e difficilmente nelle finali del 7 e 8 maggio ci saranno altre occasioni di entrare in campo. 
Intendiamoci: mi è sempre stato perfettamente chiaro che il mio ruolo nella squadra sarebbe stato assolutamente marginale, partecipo soprattutto per imparare e non ho alcuna pretesa di giocare, però speravo di poter dare un minimo contributo con una prestazione almeno dignitosa. 


Ma c'è qualcosa che posso sempre fare per la squadra, indipendentemente dalle mie capacità tecniche e atletiche e questo sarà il mio ruolo nella fase finale del campionato: sostenere le mie compagne, che con me sono state straordinariamente accoglienti e pazienti, e offrire loro parole di incoraggiamento e piccoli gesti gentili.
Per esempio, sono la portatrice d'acqua di Francesca Bosio, ed è un onore!

regalini per le mie compagne

A proposito di gesti gentili: Marta, mia compagna di squadra a Pordenone, quando ha saputo che Renato non sarebbe venuto con me a Cesena lo scorso weekend perché impegnato nel campionato nazionale maschile, si è offerta di accompagnarmi e mi ha aiutato in tutti i modi possibili. 
A volte mi chiedo cosa ho fatto per meritare di avere intorno a me persone così speciali! 


E adesso, al lavoro per la prossima sfida!


3 commenti:

  1. Bravissima Mia! La prestazione poco soddisfacente può capitare a tutti, ma vedrai che la prossima volta andrà meglio, e poi sempre meglio! Avanti così

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  2. Io ti ho già premiata per il tuo coraggio e la tua grinta .
    Brava Mia

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  3. Ciao Mia, al di là di come vanno le tue prestazioni in campo tu già vinto impegnandoti con volontà ed energia ad andare agli allenamenti e a seguire la squadra nel torneo anche se con una minima partecipazione e a tua dire anche "scadente".
    E anche le tue compagne di squadra, sono sicura, ti considerano una vincitrice!!!
    Con stima e ammirazione. Mila

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