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venerdì 4 settembre 2020

La porta del garage

La porta del garage è un ostacolo per me.


È una porta tagliafuoco con soglia rialzata e chiusura automatica a molla, due caratteristiche che la rendono difficile da varcare con la sedia a rotelle. La sua sostituzione fa parte del programma di opere edili per l'abbattimento delle barriere architettoniche che spero di poter avviare presto e che comprende la ristrutturazione del bagno al piano terra, per renderlo a misura di sedia a rotelle, e la sostituzione di alcuni gradini con rampe. Per il momento però, mi devo arrangiare.

Stasera sono in casa da sola, Renato è fuori a cena.


Dopo aver consumato con molta soddisfazione una cena a base di bruschette, una classica con pomodoro fresco dell'orto degli zii e una creativa con speck e melanzane, ho finito di riempire la lavastoviglie e l'ho programmata per avviarsi durante la notte. La confezione di detersivo era vuota, poco male: so per certo che ce n'è una nuova perché l'ho comprata la settimana scorsa. Solo che si trova in garage, dove teniamo tutte le scorte di detersivi e prodotti per le pulizie.
Parcheggio la carrozzina e mi armo di deambulatore: con quello - e un po' di attenzione - posso superare la soglia della porta del garage. 
Aki è a spasso chissà dove, Fergus e i piccoli sono nel giardino posteriore: bene, così non cercheranno di intrufolarsi in garage. 
Socchiudo la porta, supero la soglia con le gambe anteriori del deambulatore posizionandole in modo da mantenerla aperta, faccio mezzo saltello in avanti, porto oltre la soglia anche il resto del deambulatore e con un altro saltello sono in garage. Con Matilde, che nel frattempo è rientrata e appena ha visto la porta aperta, si è fiondata dentro senza che io potessi fare nulla per fermarla. Accidenti, sarà un problema farla uscire!
Recupero il detersivo per lavastoviglie e lo metto nella borsa di cotone che porto sempre appesa al deambulatore proprio per poter trasportare qualche oggetto. Matilde scorrazza incuriosita per il garage, che conosce ben poco. Di solito solo Aki ha il permesso di andare in garage, e ci resta felicemente per ore, lontano dalla banda dei giovani.
Torno verso la porta, la apro... e mi ritrovo davanti un assembramento felino: Fergus, Edison, Ettore e Penelope sono rientrati e si precipitano nel garage, del tutto indifferenti ai miei richiami e alle minacce delle più terribili punizioni.
Li guardo, impotente. Anche se riuscissi a prenderli, non sarei in grado di portarli fuori dalla stanza. Potrei provarci con uno, ma con cinque non ce la posso fare; sarebbe già complicato con due gambe, con una è semplicemente impossibile.
Li guardo, mi guardano, poi si mettono a giocare tra loro. Ma fate un po' quel cxxxo che vi pare, io vado a prepararmi il tè.
Tra l'avvilito e il rassegnato, spengo la luce e chiudo la porta. Che restino là, tornerò più tardi a vedere se vogliono uscire.

2 commenti:

  1. .... la prox volta prepara il doppio di bruschette allo speck e lasciane metà sul tavolo mentre fai l'escursione in garage.
    Perderai di sicuro lo speck ma la Banda Felina ignorerà completamente il garage .... AHAHAHAHAH

    mmmmhhh quelle foto delle bruschette sono molto tentatrici.
    Concordo con il programmare la rimozione di ogni ostacolo non necessario ... anche per evitare che l'allegra Banda riesca a chiuderti fuori per svaligiare la dispensa. Io ne ho solo due ma sono proprio "ladre inside!!" :-D

    DaniCR

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  2. Ciao Mia, davvero invitanti le tue Bruschetta!!!
    Spero riesca quanto prima ad avviare i lavori così da agevolare il tuo quotidiano...
    Comunque sempre bello leggere delle avventure e scorribande della tua banda felina...
    Alla prossima,Mila
    Alla prossima

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