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giovedì 5 gennaio 2017

In ripresa

Il percorso di recupero ha avuto un'impennata nell'ultima settimana e in pochi giorni ho riguadagnato una discreta dose di mobilità. Sono meno impacciata nei movimenti, riesco a stare in piedi più a lungo e ho ripreso un po' di tono muscolare.
Il 31 dicembre ho addirittura azzardato una breve, ma suggestiva passeggiata: niente di troppo impegnativo, ma un'ottima occasione per respirare a pieni polmoni e guardare lontano.


L'inguine mi sembra un po' più morbido e trattabile; rimane qualche fastidio e doloretto, ma meno di prima. Il taglio chirurgico si è cicatrizzato molto bene, anche se nella parte iniziale si è creata una piccola piega: probabilmente per riuscire a dare il primo punto è stato necessario sovrapporre i due lembi di pelle. Magari chiederò al chirurgo se è possibile eliminarla in occasione dell'intervento per il laparocele.
Sulla coscia rimangono segni di pannicolite, l'infiammazione del tessuto sottocutaneo, e la zona è ancora un po' arrossata e molto sensibile a qualsiasi contatto: ogni minima piega o cucitura dei pantaloni lascia il segno a lungo.
Nel complesso però la situazione è molto buona. Naturalmente zoppico ancora, ma lo faccio con molta disinvoltura!

Lunedì voglio tornare al lavoro.
Ho fatto qualche prova: riesco a restare seduta per alcune ore sulla sedia da ufficio e sono in grado di guidare la macchina, quindi posso andare in ufficio e restarci almeno per mezza giornata. Non sono sicura di reggere la giornata intera del mercoledì, ma se mi risultasse troppo pesante, prenderò qualche ora di permesso, in fondo la legge 104 serve proprio per quello.

La parte più difficile da gestire per il rientro al lavoro mi sembra... Gandalf.
Da quando sono tornata dall'ospedale, ha un atteggiamento molto protettivo nei miei confronti. Ogni giorno, da metà pomeriggio fino al mattino seguente, mi rimane vicino: acciambellato sulle mie gambe quando sono sul divano, sulla scrivania se sono nel mio studio e sul letto quando vado a dormire.
Stamattina, quando ha visto che mi preparavo a uscire, ha iniziato ad agitarsi. Mi seguiva dappertutto, non mi mollava un attimo. Ho dovuto chiuderlo in casa per riuscire ad allontanarmi. Sono stata fuori poco meno di mezz'ora e al mio ritorno si è di nuovo francobollato, ignorando addirittura la ciotola appena riempita di cibo pur di non perdermi d'occhio.
Ieri ha inaugurato una nuova forma di protesta: non potendo acciambellarsi sulle mie gambe sul divano, perché stavo utilizzando il PC, ha trovato una sistemazione alternativa...


9 commenti:

  1. Sono felice Mia, un passettino alla volta e la normalità rientra a far parte delle tua vita. Bella parola normale quotidianità. Bellissima

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  2. Anch'io felice di leggerti più in forma e serena. Riprendere il lavoro ti sarà d'aiuto per distogliere i pensieri e ritrovare la quotidianità di tempo fa! Un abbraccio e buona serata..

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  3. Finalmente!! Davvero belle notizie, mi fa proprio piacere!!! Evviva! Un abbraccio..e 2 grattini al tuo meraviglioso gatto!
    Ory

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  4. Buongiorno Mia. Le pieghe in gergo si chiamano "orecchie di cane" (come ho appena appreso dal fratello dermatologo), il colmo per un'amante dei gatti. In bocca al lupo per il seguito. malo

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  5. What un uplifting update. Galdalf is trying to make up for all those weeks you were away. How sweet!!

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  6. Sono felice per te Mia! Avanti così! Un abbraccio enorme, Isa.

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