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domenica 20 novembre 2016

Cronache dal CRO 15 - Di simpatia, genio e disastri

Ieri stavo facendo qualche battuta sulla mia compagna di stanza, che è un po' lamentosa. Però poi ci ho ragionato su. Anche lei è al quarto intervento chirurgico e negli ultimi due anni è passata da una chemio all'altra. Insomma, il diritto di lamentarsi un po' se l'è ben guadagnato.
E chi sono io per giudicare?
Dai messaggi che ricevo, mi sono convinta che molti lettori che mi conoscono solo attraverso il blog, abbiano un'idea di me decisamente troppo benevola. Non sono poi così simpatica.
Il blog è una forma di comunicazione mediata: scrivo, rileggo, correggo... E inevitabilmente cerco di dare una buona immagine di me. Non racconto balle, ma di certo evito di mettere in evidenza le mie meschinità. Quindi prendetemi con le pinze: non è tutto oro quello che luccica.

Figuratevi che quando ho la nausea arrivo a starmi antipatica da sola... e in questi giorni ne ho avuta parecchia e ringrazio davvero di cuore chi mi sta sopportando con infinita pazienza.

Tra tutti questi straordinari supporter, una ieri si è distinta in particolare.
Dopo una settimana di lavoro, tra i mille impegni di una famiglia numerosa, ha trovato il tempo di dedicarsi a me.
Ieri sera è arrivata qui con un pacchetto, frutto di una solida esperienza personale in tema di nausea,  maturata con tre gravidanze e diversi cicli di chemioterapia: prosciutto crudo.
E non uno qualsiasi, ma quello straordinario di un piccolo produttore locale.
Io stavo faticosamente cercando di trattenere nello stomaco il poco che avevo mangiato a cena e sono rimasta un po' perplessa, ma lei mi ha invitato a provare: un cibo salato poteva essere di aiuto.
Un boccone. Due. Tre. Mezza fetta. Una fetta. E la nausea non si è più fatta sentire per almeno dieci ore.
Un genio e basta.

Stamattina non sono stata altrettanto fortunata.
Mentre mi tiravo su per la colazione, ho sentito la gamba umida. Il sacchetto del drenaggio era quasi vuoto, ma poco più in alto si era aperto un nuovo foro sulla pelle, che gocciolava abbondantemente.
Ho suonato il campanello per chiedere aiuto, ma la cosa è andata per le lunghe, perché l'infermiera aveva decisamente sottovalutato la situazione, riferendo al medico solo che c'era da rifare una medicazione. Dopo quattro gentili solleciti a intervenire e due episodi di vomito, ormai inzuppata e tremante, sono passata al turpiloquio.
Ho vinto subito la flebo di antiemetico, idratazione con elettroliti e mascherina dell'ossigeno.
Come avevo immaginato, il drenaggio era completamente otturato e la pressione interna aveva fatto riaprire un piccolo tratto della ferita chirurgica. Tolto anche questo tubicino e lasciati i fori aperti, ben coperti di garze.
Più tardi è stato necessario l'intervento di un anestesista per piazzare una nuova agocannula, dopo che la terza in dieci giorni aveva dato forfait e l'infermiera, dopo avermi massacrato la mano senza successo, aveva rinunciato.
Io sarei stanca.

5 commenti:

  1. ... e hai tutte le ragioni di essere stanca, altro che... anche di fare qualche battuta sulla vicina di stanza (io una l'ho fatta proprio cacciare dalla stanza, quindi non sarai mai cattiva quanto posso esserlo stata io... pero' se lo era meritato ampiamente, ed era stata trasferita in psichiatria!!!)
    P.S. con me, che con nausee e vertigini ho dovuto scendere a patti di convivenza fin dal 2001 (grazie, lesioni al cervelletto!) oltre al cibo molto salato, funziona il gelato, ancora meglio sorbetti e granite... addormentano non so quale recettore, il freddo annulla il senso del dolce, ma le nausee si placano abbastanza velocemente... e se un po' di quella roba fredda resta in corpo, ci si può risparmiare l'eventuale flebo di glucosio... me lo aveva consigliato una dottoressa con marito malato e chemioterapizzato al seguito, niente di meglio che l'esperienza diretta.
    Coraggio Mia, ma tanto tanto:-)
    Michela

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  2. Niente stanchezza! Coraggio, un piccolo passo alla volta. Resistere, resistere, resistere.

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  3. È proprio il tuo cercare di essere trasparente da lodare.la perfezione..non ci piace nelle situazioni banali figuriamoci quando siamo alle corde.grazie per tenerci aggiornati.un grande abbraccio circolare..Valentina

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  4. Io tifo per te...Un grande abbraccio, Isa.

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  5. Niente di più giusto essere stanca!Magari piano ma è imperativo andare avanti...sempre e comunque..vedo che il tifo è da stadio!!! E io mi aggiungo..:))

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