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sabato 15 ottobre 2016

Cronache dal CRO 5 - Gocciolante

Gocciolo.
Come un secchio bucato. Come uno scolapasta.

Per motivi suoi, che non ha ritenuto di condividere nemmeno con me che sono la padrona di casa, la linfa che vaga sperduta nella mia coscia, disperata per la distruzione della sua viabilità ordinaria, ha deciso di non seguire il percorso alternativo appositamente predisposto, ma di uscire attraverso i fori del drenaggio
Bene, direte voi.
No.
Avete presente quegli automobilisti che quando incappano in un cantiere che blocca la strada, invece di seguire i segnali di deviazione, scelgono una "scorciatoia",  perché loro le cose le sanno, mica si fanno fregare!, e finiscono per fare dieci chilometri in più?
Anche la mia linfa è uno spirito libero di questo tipo e anziché seguire le comode vie offerte dai tubicini di drenaggio e sistemarsi comodamente nelle sacche, esce proprio dai fori, direttamente, inzuppando rapidamente anche le medicazioni più abbondanti.
Pacchetti di garze spessi fino a cinque centimetri completamente imbevuti in poche ore.
Metri quadri di cerotto trasparente per sigillare la zona, ma basta la minima fessura perché le gocce fuoriescano.
Poco male, basta sostituire la medicazione tre, quattro, cinque, sei volte al giorno.  Mi spiace per le infermiere che ci perdono un sacco di tempo. Anch'io lo perdo, ma al momento la mia agenda non è poi così piena e posso permettermelo.
Spero solo che il Servizio Sanitario Nazionale non mi metta in conto il consumo di garze e cerotti, altrimenti sono rovinata.

4 commenti:

  1. Mia,
    sono stata "assente" dalla rete per qualche tempo, ho letto tutto questa mattina, tutto d'un fiato... e sono senza fiato, non so davvero cosa dire...
    Ti voglio bene, anche se da lontano, e anche se IRL non ci conosciamo, e ti sono vicina ... tutto qui...
    Coraggio con i cerotti, le garze e il caro Sistema Sanitario Nazionale ;-P
    Michela da Ginevra

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  2. Ma è proprio monella la tua linfa! Tanta tanta pazienza Mia...le infermiere di sicuro verranno in tuo aiuto...Un abbraccione.

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    1. Io ho pazienza. Le infermiere anche. La mia pelle non ne ha più.

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