Da qualche settimana, lei ha cambiato abitudini: esce un quarto d'ora prima del solito al mattino e rientra più tardi nel pomeriggio. Non pranza più nella mensa aziendale, ma a casa, quando torna, e non va più a lavorare di pomeriggio. Con questi nuovi orari riesce a fare la spesa più spesso: due o tre volte alla settimana scarica dalla macchina un sacco di borse piene di roba. C'è il latte fresco, che ogni tanto assaggio volentieri anch'io, un po' di carne o pesce, i cereali per la colazione (è contentissima: finalmente ha trovato i corn flakes senza zucchero), qualche volta un pezzo di formaggio oppure delle uova, ma soprattutto tantissima frutta e verdura, che non capisco proprio cosa ci trovi di buono in quella roba, che divora con lo stesso entusiasmo di mio fratello con i suoi topi. Io preferisco catturare lucertole, locuste e cavallette, giocarci un po' e poi lasciarle in giro per casa. Un paio di settimane fa ho messo una cavalletta nella doccia e lei è stata così contenta che quando ha visto la sagoma indistinta che si muoveva - era senza occhiali e non capiva bene cosa fosse - è uscita di corsa dalla doccia, chiamando a gran voce Renato perché venisse subito a vederla anche lui!
Va sempre in macchina da sola. Quasi tutte le mattine salgo con lei per accompagnarla, ma dopo essere uscita dal cancello, si ferma e mi fa scendere, anche se io le provo tutte per convincerla a portarmi con lei: scappo da una parte all'altra dell'abitacolo, costringendola ad aprire anche tre o quattro portiere per raggiungermi, mi spanciotto sulla cappelliera o dentro al bagagliaio facendo gli occhioni dolci, mi appendo con le unghie alla tappezzeria... Niente da fare. Alla fine riesce sempre a tirarmi fuori, mi fa un po' di coccole, promette di tornare presto e mi lascia triste, solo e abbandonato sull'aiola davanti a casa.
Alla sera, racconta gli eventi della giornata. Un aereo della base americana di Aviano che durante l'atterraggio è passato pochi metri sopra la sua auto, le telefonate degli amici durante gli spostamenti in auto, gli avvistamenti della nutria bianca sulla rotonda dell'autostrada, i tecnici di radioterapia che vanno o tornano dalle ferie, una bolla d'aria nel tubetto di crema che le aveva fatto credere di averne ancora per tre giorni e invece era praticamente finita.
Alla sera va a letto un po' prima del solito, perché ha bisogno di tutte le sue ore di sonno. Io, naturalmente, dormo con lei.
Qualche giorno fa sembrava particolarmente di buon umore. Rimirava con entusiasmo una scatola di latta nuova nuova, piena di bastoncini colorati, e un libro.
L'altro ieri si è seduta al tavolo della cucina, ha tolto gli occhiali perché ormai da vicino le danno fastidio e con il naso quasi sul foglio, come i bambini che fanno i compiti, ha cominciato a usare quei bastoncini colorati sul libro. L'ho lasciata fare e, poco per volta, il foglio si è riempito di colori.
È stata abbastanza soddisfatta di quel primo tentativo, che le serviva soprattutto per provare i nuovi colori e capire come si possono usare.
Oggi si è rimessa al lavoro, ma questa volta sono intervenuto anch'io. Avevo letto bene la copertina del libro, Cat therapy, quindi la mia presenza era indispensabile. Voglio dire: vi pare possibile fare cat therapy senza un gatto?
Dopo parecchi "No!", "Fermo!", "Lascia stare!" e "Non toccare!", finalmente è riuscita a finire il suo capolavoro. Secondo me, domani ne fa un altro.
Reading your feline diary 3 just now (still Sunday morning here) has been a super delicious dose of Sunday morning caffeine for my soul. I have no words to tell you how elated I still feel! (I enjoyed every drop of cream, licked the saucer clean, and am already salivating for re-fills.) I clearly sense your inside calmness and this is priceless! Love + big hug.
RispondiEliminaLove & hugs to you!
EliminaGandalf sei un amore!!! Mia sei un'artista! Bellissime sfumature di colori! Complimenti!
RispondiEliminaGrazie!
EliminaQuanto mi piace questa prospettiva di vedere,di ascoltare e di amare di Gandalf!!!!
RispondiElimina