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domenica 19 agosto 2012

Sotto attacco


Eccolo qua, l'invasore.
Enterobacter aerogenes, un batterio che di solito abita nell'intestino, dove non fa danni, ma che per qualche suo misterioso motivo ha deciso di visitare altre zone del mio organismo e ha stabilito una popolosa colonia, con milioni di individui, da qualche parte nelle vie urinarie.
Questo, in sintesi, l'esito di quell'esame che avevo dovuto ripetere perché il primo campione era contaminato: ho scaricato ieri sera il referto on line e ho trovato un bel POSITIVO.

La cosa simpatica di questo esame è che ti forniscono direttamente anche la soluzione: l'antibiogramma, cioè l'elenco degli antibiotici utilizzabili, classificati in base alla risposta del batterio.
    S (sensibile): il batterio risponde all'antibiotico
    R (resistente): il batterio non risponde all'antibiotico
    I (intermedio): il batterio risponde parzialmente all'antibiotico
Qui c'è una buona notizia: dei 14 antibiotici possibili, ben 13 hanno la S, quindi dovrebbero essere efficaci, mentre il batterio si è dimostrato resistente soltanto a uno.
Mi piace pensare che tutta quella fila di S con una sola R sull'antibiogramma non sia solo frutto della fortuna, ma anche il risultato della prudenza e moderazione che ho sempre adottato nell'utilizzo dei farmaci, limitando così i fenomeni di resistenza, che sarebbero stati probabilmente molto più marcati se nel corso della mia vita avessi esagerato nell'utilizzo di antibiotici.

Domani porterò l'esito alla dottoressa (non sia mai che io trascorra troppi giorni lontano da ambulatori e ospedali!) per stabilire la terapia.
Con tutte queste opzioni a disposizione ci dovrebbero essere ottime possibilità di debellare completamente l'infezione, cosa non sempre scontata con questo batterio, che è un piccolo bastardo vigliacco: attacca chi ha le difese immunitarie ridotte e spesso richiede l'utilizzo contemporaneo di più farmaci, perché è molto resistente.
Ma io non ho nessuna intenzione di lasciargli fare i suoi porci comodi: voglio che se ne vada subito dalla zona che ha occupato abusivamente e userò tutti i mezzi a mia disposizione per cacciarlo.
Nota: non ho particolari conoscenze di biochimica, ma me la cavo piuttosto bene con i motori di ricerca. Le informazioni "scientifiche" di questo post sono frutto di una mezz'oretta passata su Google.

3 commenti:

  1. purtroppo, non e' cosi' raro che virus o batteri migrino dall intestino alle vie urinarie. L importante e' appunto che siano sensibili a qualche antibiotico. Una cura ben fatta e mirata e il problema si risolve.
    In attesa dell altro esito.....un abbraccio. rita

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  2. So those nasty opportunistic pathogens are the culprits!! I too believe that having only one mutinous member in the gang is not mere luck but thanks to your cautious approach to drugs.

    With our time difference, I suppose that by now your doctor will have had her antibiotic ammo plan figured out and ready to execute. Your E. aerogenes wouldn’t stand much chance in making themselves comfortable for much longer, and relief to your poor UT should be on its way... I feel it!! Ti bacio ed abbraccio.

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  3. @Rita: Dici che sia il caso di organizzare un servizio di pattuglia per respingere i clandestini?

    @Jinan: now it's sunday evening here, it takes still more or less 18 hours before I can meet my doctor, tomorrow in the afternoon, but war will be declared immediatly after, be sure!

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