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domenica 17 giugno 2012

Previsioni azzeccate

Vi ricordate di quando le previsioni meteorologiche erano affidabili più o meno quanto un oroscopo?
Quando ero piccola, ai tempi del colonnello Bernacca, le discordanze rispetto alle previsioni erano piuttosto frequenti, al punto che ci si fidava molto più dei contadini locali che del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica. (Tanto per continuare con i ricordi dei bei tempi andati, in quel periodo chi lavorava in TV seguiva severi corsi di dizione: sarei curiosa di sentire quanti degli attuali personaggi televisivi oggi saprebbero pronunciare correttamente questo nome...).

Oggi i servizi meteo sono molto più precisi ed affidabili rispetto a trent'anni fa, e questo non perché il colonnello Bernacca fosse meno competente degli attuali meteorologi, ma per un preciso motivo tecnico: le previsioni del tempo si basano su modelli matematici che elaborano i parametri atmosferici (temperature, pressioni, umidità, formazioni nuvolose, ecc.), confrontandoli con i dati storici. In pratica, fanno proprio lo stesso ragionamento dei contadini, che dall'esperienza imparano che un certo tipo di nuvole porta la pioggia, mentre altre no.
I modelli matematici, come i contadini, imparano dall'esperienza e sono tanto più precisi quanto più ricchi sono i dati storici a disposizione. Nessuna meraviglia quindi se le previsioni di oggi sono più precise rispetto a quelle di trent'anni fa. E le previsioni tra dieci o vent'anni saranno anche più affidabili, perché nel frattempo i modelli avranno "imparato" ancora.

Ho divagato un po'... ok, ho divagato parecchio. Volevo semplicemente spiegare perché quando ho sentito che oggi sarebbe stata una domenica molto calda, ci ho creduto.
Forse però avevo sottovalutato il concetto di "temperature localmente anche molto elevate", perché non mi aspettavo una "temperatura locale" così alta.
State pensando che qui ci stiamo sciogliendo per il gran caldo?

No, è solo che mentre toglievo dal fornello la pentola della pasta per scolarla nel lavello, ho urtato con la gamba la maniglia di un cassetto e qualche schizzo di acqua bollente mi è finito addosso.
Niente di grave, ho solo il polso destro un po' arrossato, con la pelle che pizzica.
Ma la prossima volta che sento parlare di temperature locali elevate ci sto più attenta...

6 commenti:

  1. :-))
    Anche qui ad Alba c'è un bel teporino

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  2. Ma cara, sempre per il calcolo delle probabilità.....trent'anni fa, lì probabilmente, non c'era quel cassetto con la maniglia; Tu oggi non hai calcolato perfettamente la distanza della pentola da Te e quella della pentola del cassetto (???!!!)e quella da Te al cassetto....tra vent'anni non si scolerà più la pasta perchè ci nutriremo con una pastiglia che farà da primo,contorno, verdura e frutta.....no,il dolce no, almeno quello, lasciatemelo così.......
    P.S: spray o crema "foille" va molto bene.Stasera prosciutto e formaggio?????

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  3. Ops: Rita. Chi altri???
    Un abbraccio cara

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  4. È vero Rita, trent'anni fa quel cassetto e quella maniglia non erano nemmeno nei pensieri dei designer che li hanno progettati. Però stanno lì, proprio sotto al piano cottura, da circa dieci anni ed è la prima volta che mi capita di sbatterci contro; mi sto ancora chiedendo come sia potuto accadere.
    Davvero la scottatura era cosa da poco, addirittura subito dopo l'incidente mi faceva più male la botta al ginocchio. Ci ho messo acqua fredda e poi ho fatto un impacco con il ghiaccio, ora non pizzica nemmeno più, è rimasta solo la pelle arrossata e un po' più sensibile.
    E stasera PIZZA!

    Fiordistella, spero davvero che le temperature ad Alba non siano "localmente elevate" come sul mio polso! ;o)

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  5. Che forza che sei, dalle previsioni azzeccate, guarda un po' dove è andata a finire, alla pentola calda...., mi era venuto il dubbio che prima o poi il post andava a parare dal qualche parte, ma .... così è una genialata.
    L'ho già scritto da qualche parte a qualcuno, è una scematona ma tanto per fare un po' di spetteguless.
    Appena sposata, sposina novella, ho fatto una bella bisteccazza col burro o l'olio (allora non me la menavo ancora col colesterolo, oggi severamente ai ferri), bè dicevo, impiatto al consorte, impiatto a me e la goccia che colava dolcemente dalla pentola dove la vogliamo mettere ????
    Secondo te, ebbene hai pensato bene, lingua e padella si sono unicamente, profondamente meravigliosamente slinguazzati.
    Il giorno dopo al lavoro non potevo parlare.
    4p

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  6. @4P: direi che questa concorre per il premio "supervolpe"! ;o)

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