L'attesa questa volta è stata brevissima, esame al mattino e referto nel primo pomeriggio, l'apprensione non ha avuto nemmeno il tempo di iniziare a salire, bene così.
Non era scontato, non è mai scontato, la recidiva è sempre una possibilità molto concreta. Per questo ogni controllo è un'incognita, ogni esito favorevole un dono da accogliere con entusiasmo e gratitudine e da festeggiare come si può, in questo periodo di isolamento.
Niente feste, niente abbracci, ma tanti messaggi e telefonate che scaldano il cuore. E una merenda con tè verde e una fetta di semifreddo al pistacchio, mentre iniziano a formarsi idee e progetti, ancora confusi nella sonnolenza indotta dall'antistaminico, ma pieni di futuro e di speranza.
È passato un anno e mezzo, si va ancora avanti.