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venerdì 5 luglio 2019

Lavoro duro

Perbacco, è già passata una intera settimana!
I primi giorni me la sono goduta un mondo con le espressioni sbalordite di medici, infermiere, OSS e fisioterapisti di fronte ai miei progressi.
Nessuno qui si aspettava questi risultati, ma, come ha detto Renato, "non conoscevano la bestia". Che sarei io, s'intende.
Ho quasi dovuto raccogliere da terra la mandibola di una fisiatra che mi guardava a bocca aperta macinare metro dopo metro con il deambulatore, settanta metri il primo giorno, oggi siamo arrivati a centocinquanta. Due mesi fa mi dicevano che forse, ma forse!, sarei riuscita a farne dieci.


E continuo a lavorare sodo, tanto. La sessione del mattino con il fisioterapista è sempre molto impegnativa e faticosa, ma anche stimolante, ogni giorno c'è qualche nuovo traguardo da raggiungere. Alzarmi e restare in piedi senza appoggio, mantenere l'equilibrio resistendo a piccoli sbilanciamenti, attivare i muscoli anteriori della coscia (questo traguardo è ancora lontano, ma ci stiamo lavorando tanto), sollevare il bacino contraendo i glutei... Tanti esercizi utili, difficili e faticosi.
È poi ci aggiungo i miei: due sessioni autonome al giorno di stretching e tonificazione per le braccia, gli addominali e la gamba sinistra. E qualche passeggiata in corridoio con il deambulatore, per ora sempre accompagnata dal personale, ma spero che tra qualche giorno mi permettano di farle anche in autonomia, passaggio indispensabile per poter andare a casa almeno per un giorno.
A Jesolo ho perso altri cinque chili, se vado avanti così, per fine anno dovrete cercarmi con la lente d'ingrandimento.
Negli ultimi giorni è tornata un po' di zampa zampogna, oggi la fisioterapista mi ha fatto un po' di massaggio e poi un incerottamento che dovrebbe aiutare a sgonfiare il piede. Non so se funziona, ma è carino.


Tra una sessione di palestra e l'altra mi godo la stanza singola: nessuno che russa o suona il campanello per chiamare il personale, la finestra aperta e le tapparelle sempre alzate, l'uso esclusivo del bagno, che mi evita di dovermi portare ogni volta sapone, asciugamani, spazzolino, dentifricio, deodorante... posso lasciare lì tutto quello che mi serve senza disturbare nessuno.
E mi godo le visite quotidiane di Renato e di tanti altri, le ciliegie e le albicocche, oggi anche un grappolo di ottima uva.

9 commenti:

  1. Aspetta che raccolgo la mia mandibola appena caduta e poi salto di gioia per te! Brava Mia, complimenti davvero. Un abbraccione a te e Renato. Gio

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  2. Mia, ti ho letto tantissimo. Tutti i giorni passo qui per vedere se hai messo aggiornamenti. Sono strafelice per te, mi piace sentirti positiva e bella carica!

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  3. sono cosi' felice per te (e per Renato) :-)
    Un bacio e tutti e due, Michela

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    1. Brava, non dimentichiamo l'altra metà della coppia.
      Un abbraccio!

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  4. anche io sono superfelice dei tuoi progressi! e complimenti per la tua caparbia!!!!!!!!!Annalisa

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