Dal punto di vista oncologico, i risultati degli esami sono sostanzialmente buoni. L'ecografia non ha rilevato noduli sospetti, solo edema e fibrosi dei tessuti in tutta la zona interessata dall'ultimo intervento. C'è però un sospetto problema di circolazione venosa, per cui ho vinto la prescrizione per un eco doppler. Le analisi del sangue non sono belle, ma nemmeno preoccupanti: globuli bianchi bassi (sai che novità...), colesterolo alto (idem), parametri epatici "un po' mossi", secondo la definizione dell'oncologa.
La visita oncologica di ieri era partita male.
Sono arrivata puntuale, in tempo per passare allo sportello dell'accettazione e sistemarmi in sala d'attesa cinque minuti prima dell'orario previsto per la visita. In previsione di un'eventuale ritardo, mi ero attrezzata con la saga completa di Harry Potter in e-book, una lettura che riesce sempre a rallegrarmi.
Dopo un'ora e mezza abbondante di attesa durante la quale erano stati chiamati tutti i pazienti arrivati prima di me e anche diversi che erano arrivati dopo, nemmeno Harry Potter riusciva più a conservare il mio buonumore. Ormai piuttosto seccata, dopo aver chiesto notizie ad alcune infermiere di passaggio che non sapevano darmi risposta, sono finalmente riuscita a intercettare quella giusta, che ha identificato l'ambulatorio a cui ero destinata e ha verificato con l'oncologa, rassicurandomi: ero la successiva in lista. Quando finalmente è arrivato il mio turno, la dottoressa ha detto: "Ma io l'avevo già chiamata e lei non si è presentata: numero 20!" Peccato che io avessi il 19.
Comunque poi si è fatta perdonare. Fin dall'inizio del colloquio è stato chiaro che aveva letto la cartella e conosceva la mia situazione, cosa che dovrebbe essere la regola, ma non è affatto scontata nei reparti che scelgono di non assegnare i pazienti sempre allo stesso medico. Ha preso visione dei referti, li ha confrontati con gli esiti degli esami precedenti e mi ha prescritto la ripetizione delle analisi del sangue tra un mese, con la raccomandazione di stare un po' a dieta, e il prossimo controllo oncologico, con TAC, a maggio.
Quando le ho detto che sarei dovuta tornare giovedì, cioè domani, per le altre due visite, radioterapica e chirurgica, ha sbarrato gli occhi: "Ma non è possibile! Perché non le hanno fissato gli appuntamenti tutti insieme?". Dopodiché è partita con il piglio di un bulldozer verso un ambulatorio poco distante, dove stava visitando il mio radioterapista, e l'ha convinto a ricevermi il giorno stesso. Le ho chiesto come dovevo fare per la visita chirurgica e ha risposto che due visite sono più che sufficienti per una valutazione collegiale e ci avrebbe pensato lei a riferire ai chirurghi.
Ancora una mezz'ora in compagnia di Harry Potter, poi il radioterapista mi ha chiamata. Pensavo che la visita sarebbe stata quasi una formalità, invece si è soffermato sui dolori alla gamba: sospetta una neurite e teme che possa degenerare in dolore cronico, quindi vuole farmi visitare dal suo collega che si occupa di terapia del dolore. Ha anche prescritto una visita urologica.
Riepilogando: il controllo trimestrale è andato bene, quindi ho vinto:
- analisi del sangue fra 1 mese e a inizio maggio
- eco doppler arti inferiori il mese prossimo
- TAC torace/addome/gamba a maggio
- visita antalgica in data da stabilire
- visita urologica in data da stabilire
- visita oncologica a fine maggio
- visita radioterapica a fine maggio