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giovedì 5 novembre 2015

Programma

Sono una maniaca della pianificazione.
Ho un bisogno compulsivo di programmare, di organizzare le mie attività. Compilo liste su liste di cose da fare, raggruppate per argomento, per importanza, per priorità. Lo schermo del mio PC è invaso da post-it virtuali, sulla mia scrivania non manca mai un foglio riciclato con un elenco di voci parzialmente spuntate.
Dopo ogni riunione preparo una tabella con gli impegni assegnati a ciascuno dei partecipanti. Non vado mai a fare la spesa senza una lista di articoli da acquistare, non riempio mai una valigia senza avere in mano la lista delle cose da metterci dentro, non parto per una vacanza senza una lista di cose da vedere.

Ma non significa che io poi segua questi programmi.
La pianificazione per me è sempre flessibile, è una linea guida, mai una gabbia.
Le mie liste vengono continuamente riorganizzate, riassegnando le priorità in base a quello che succede giorno per giorno, ora per ora. Torno sempre dalla spesa con qualcosa in più e qualcosa in meno di quello che avevo in lista e in vacanza faccio sempre qualcosa di diverso da quello che avevo previsto.
Non sono mai schiava dei miei programmi, però mi aiutano a gestire il mio tempo, mi danno una traccia da seguire e, paradossalmente, mi permettono di affrontare meglio gli imprevisti. So che può sembrare strano, ma il fatto stesso di realizzare una pianificazione richiede di analizzare situazioni, tempi, risorse e alternative e questa conoscenza torna molto utile per gestire gli imprevisti.
I programmi sono rassicuranti.
Al contrario, l'incertezza sulle cose da fare mi mette a disagio, mi fa temere di perdere il controllo della situazione, di finire in balia degli eventi.

Ho accolto quindi con discreta buona grazia il responso della TAC.
Il lipoma, la palla di lardo, è cresciuto di alcuni centimetri rispetto all'inizio di giugno e comprime visibilmente l'intestino: i medici dell'equipe sarcomi del CRO hanno concordato che è il caso di toglierlo, ma prima dell'intervento, preferiscono effettuare una biopsia, giusto per non avere sorprese in sala operatoria (ricordate? pianificare!).
La settimana prossima dovrebbero comunicarmi la data della biopsia, verosimilmente nella seconda metà di novembre, mentre l'intervento sarà indicativamente a dicembre.

Mi pare un programma ragionevole, corrisponde a quello che il mio buon senso suggeriva.
Però non lo trovo rassicurante come al solito. Chissà perché...

3 commenti:

  1. Mai stare tranquilli, troppo bello che le liste di impegni non vengano mandate all'aria da qualche imprevisto.
    Comunque, a scanso di equivoci, qui si pensa positivo e si incrocia tutto l'incrociabile

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  2. i programmi sono sempre rassicuranti. E lo stravolgimento degli stessi, o l'incertezza, è oltremodo faticosa!
    Coraggio e in bocca al lupo per l'intervento!

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  3. Ho sorriso molto per la maggior parte del tuo post, perché io mi comporto identicamente, con un impegno degno di miglior causa. E poi sistematicamente devio felicemente dalle mie liste. Per il finale di post invece ho sorriso meno, chi sarebbe mai contento di farsi tagliuzzare?

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