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giovedì 14 novembre 2013

Gioco d'azzardo

Oggi sono passata dall'ambulatorio del medico di base a ritirare una ricetta che avevo richiesto per telefono. La segretaria me l'ha consegnata con un post-it attaccato sopra, su cui c'era scritto VACCINO: come ogni anno, la dottoressa mi ricorda che ho diritto alla vaccinazione antinfluenzale gratuita.
E, come ogni anno, io svicolo.
Non sono un'antivaccinista, assolutamente. Anzi, sono convinta che se non ci fossero tanti genitori contrari alle vaccinazioni pediatriche, alcune malattie infettive sarebbero scomparse dal nostro pianeta, o quantomeno molto prossime all'estinzione. Penso in particolare a difterite e poliomielite, che potrebbero essere definitivamente sconfitte, come è avvenuto anni fa per il vaiolo, se si riuscisse a completare un programma di vaccinazioni di massa a livello mondiale.
Sull'opportunità della vaccinazione antinfluenzale invece ho qualche dubbio.
La sua efficacia non è completa: copre il ceppo virale che si presume prevalente nella stagione, ma spesso i virus in circolazione sono più d'uno e in passato ho sentito diverse persone lamentarsi di aver contratto comunque un'influenza nonostante il vaccino. Inoltre, la copertura ha una durata limitata nel tempo: solo una stagione.
D'altra parte, anche se l'influenza non è di per sé una patologia grave, la mia condizione di immunodepressione ormai cronica (sigh!) potrebbe espormi ad un maggiore rischio di complicanze.
È anche vero però che sono passati più di vent'anni dalla mia ultima influenza e mi piace pensare di aver ereditato la mitica resistenza della nonna Ester e della Maria a questo tipo di patologie.
È per questo che negli ultimi anni ho sempre rinunciato al vaccino, ad eccezione di quando la Maria era malata, ma in quel caso l'avevo fatto per proteggere lei.
Gioco d'azzardo anche quest'anno?


PS: a chi eventualmente avesse la malsana idea di suggerirmi una terapia omeopatica preventiva, suggerisco di leggere questo.


13 commenti:

  1. non sapevo dell'oscillococcinum, ma non l'ho mai usato. Alla BambinaGrande diamo Fluoff che è estratto di radice di resveratrolo. http://www.avantgardesigma-tau.com/home/index.php?option=com_content&view=article&id=81&Itemid=88
    Di fatto son vitamine.

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    1. Io non avevo fiducia nell'omeopatia già dopo aver semplicemente letto i principi su cui si basa. Questo articolo mi ha confermato che i rimedi omeopatici fanno bene solo a chi li produce e li vende a peso d'oro.

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  2. La penso esattamente come te. Assolutamente pro-vaccini in generale (e mi rode quando leggo articoli a scopo terroristico senza capo, né coda contro le vaccinazioni) ma tutto sommato contraria al vaccino anti-influenzale. L'ho fatto una volta sola e, sarà un caso, ma non solo m'è venuta l'influenza (che a me non viene MAI) ma non ha nemmeno sfogato bene e mi sono fatta dieci giorni di febbre/non febbre e stomalemanonstomalissimo. Sarebbe stato meglio farsi quattro o cinque giorni di influenza fatta bene. Estremamente interessante il link, continuerò a leggere altri articoli di quel blog, ho letto titoli molto interessanti, grazie!

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    1. Io trovo che Medbunker sia una vera miniera di informazioni utili, sempre ben documentate e verificabili, decisamente più affidabile di tanti altri siti che parlano di salute

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  3. A leggere l'articolo di quel blog, m'è venuta la pelle d'oca.
    4p

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    1. La cosa divertente è che spesso gli utilizzatori di rimedi omeopatici sono tra i più feroci denigratori delle case farmaceutiche, che accusano di lucrare sulle disgrazie delle persone e di imbrogliare i malati con falsi rimedi...

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  4. mio marito che è medico ha iniziato la campagna dei vaccini. ieri sera era preoccupato perchè meno della metà degli aventi diritto si sono presentati.ho detto "la televisione ha detto che quest'anno non è un'influenza pesante". lui ha sbottato che il problema non è l'influenza, ma le complicanze bronco-polmonari in certe persone più delicate. la broncopolmonite è peggio dell'influenza.

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    1. Credo che la sfiducia nei vaccini antinfluenzali derivi non solo dal ritenere l'influenza una patologia poco grave, ma soprattutto dalle numerose esperienze negative (v. anche i commenti di Luisa e Romina, ma ne ho sentite anche parecchie altre) di persone che nonostante il vaccino hanno preso comunque l'influenza, per di più in forma particolarmente fastidiosa.
      Se si somma una bassa percezione del rischio con una scarsa valutazione di efficacia, il risultato è quello che ha sperimentato tuo marito.

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    2. sì, è vero. il suo punto di vista però riguarda il fatto che l'influenza ha delle complicanze come la broncopolmonite. a volte in persone col sistema immunitario più compromesso, a volte in persone che per forza di cose devono uscire e lavorare e si sottopongono al rischio. io ebbi la cinese da adolescente e ho rischiato di morire perchè non riuscivo a respirare. nessuna medicina faceva effetto. da allora mi vaccino perchè ho paura. anch'io ho avuto un anno in cui il vaccino ha fatto peggio perchè la forma attenuata non sviluppa la febbre che uccide il virus, e quindi ti trascini il malessere per un mese. ma in confronto alla crisi respiratoria preferisco il malessere. sono scelte. i miei genitori hanno più di 70 anni e non si vaccinano,per esempio.

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  5. Molti e molti anni fa mi convinsero a fare il vaccino influenzale. Avevo una bimba piccola. Fu un disastro. Precedentemente non avevo si può dire mai preso l'influenza.
    Quasi immune. E dovo dire ancora oggi che son vecchietta l'influenza mi scansa allegramente. Sarò troppo cattiva anche per lei... Quell'anno invece fu un disastro. Non solo presi l'influenza, ma mi durò a lungo, con straschi pesanti a livello bronchiali. Rimasi un mese senza voce. Da allora ho evitato accuratamente di fare il vaccino. Direte che è stato tanto tempo fa... La medicina ha fatto progressi... Sicuramente. I vaccini saranno pure migliori ma rimane sempre il fatto che non riescono a centrare il bersaglio. Per cui se di azzardo si deve parlare dal mio punto di vista è più azzardato sottoporsi al vaccino che non farlo. Anche perché è sempre un vaccino, un farmaco pesante e i farmaci sono - sempre secondo il mio punto di vista chiaramente - una buona cosa solo in caso di vera se non estrema necessità.
    Chiaramente esistono casi di persone più fragili e predisposte alle complicazioni che un'influenza può comportare. Ma nella norma un'influenza ben curata rimane solo quello che è: un'influenza, non il colera.

    Luisa

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    1. mi trova d'accordo. infatti non abbiamo vaccinato le figlie per il carcinoma dell'utero perchè il vaccino non è garanzia di nulla. e anche sull'influenza ha ragione, se si tratta di persone che non siano già compromesse. e resta sempre una scelta personale. ma qui siamo su un blog dove scrivono persone che prendono già un mucchio di farmaci pesanti e che potrebbero avere il sistema immunitario compromesso. ecco perchè non mi prenderei la responsabilità di incitare queste fasce a non vaccinarsi. anche Mia riconosce il fatto che la vaccinazione limita la diffusione dei virus, anche per rispetto di chi ,col cancro, a natale va in giro tra la gente...lei si vaccinò per non infettare Maria.

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    2. Purtroppo la vaccinazione antinfluenzale protegge solo da un ceppo virale e solo per una stagione.
      La percezione del rapporto rischio-beneficio è ben diversa, ad esempio, rispetto all'antitetanica che garantisce copertura totale per una decina d'anni: per questo si fatica di più ad accettarla.

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    3. rileggendo il mio intervento vorrei completare la frase "tra la gente non vaccinata e che può diffondere il virus a sua insaputa"

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