mercoledì 26 ottobre 2016

Cronache dal divano 2 - Flussi e riflussi

Sono ancora alle prese con il drenaggio. O forse è più corretto dire che sto ancora litigando con il drenaggio.
Per lo più fa il bravo, aspirando e raccogliendo ogni giorno almeno 300 ml di siero, anche se  oggi siamo già a 350 ml e manca ancora tutta la notte. Però non passa giorno senza un atto di ribellione.
Controllo spesso che il flusso nel tubicino sia regolare e la medicazione pulita, ma riesce sempre ad approfittare della minima distrazione per fregarmi all'improvviso.
L'altroieri l'ho controllato a mezzanotte e alle 3 e andava tutto bene. Alle 7 sembrava otturato e la medicazione era completamente inzuppata, ho dovuto "mungere" più volte il tubicino, come mi hanno insegnato in ospedale, per ripristinarne la funzionalità.
Ieri mattina, al risveglio, ero contenta, perché per la prima volta era tutto a posto: flusso regolare e garze ancora immacolate. Mi sono alzata, sono andata in bagno, mi sono lavata per bene con la spugna e spalmata di crema idratante, attività che hanno richiesto poco più di mezz'ora. Quando ho finito, la medicazione era di nuovo inzuppata.
Stanotte ho controllato la situazione a intervalli di 2-3 ore: tutto ok. Tutto bene anche quando mi sono alzata, lavata e ho fatto colazione. Nessun problema mentre lavoravo seduta sul divano e nemmeno quando sono rimasta un po' in piedi per mescolare il risotto. Una botta di ottimismo che non vi dico. Ingiustificato: subito dopo pranzo, le garze erano di nuovo bagnate, porca zozza! E io che speravo di evitare la medicazione almeno per un giorno...
Perché fa male, tanto. Non la pulizia della ferita, fastidiosa ma sopportabile, ma la rimozione dei cerotti, perché tutto questo attacca-stacca ha stressato la pelle oltre il limite di sopportazione e ora, quando è il momento di togliere il cerotto trasparente che protegge le compresse di garza sopra al foro di drenaggio, ululo.


Immaginate quindi con quanto entusiasmo io e Renato ci siamo preparati all'ennesima sessione di tortura, lui ancor più preoccupato di me, perché l'idea di farmi male per lui è un vero strazio .
Solo che oggi avevamo un jolly da giocare. Non sapevamo se avrebbe funzionato oppure no, ma potevamo almeno sperare. Una vicina di casa, infermiera, ieri mi ha procurato alcune salviette da passare sopra il cerotto per rimuoverlo più facilmente. Non era sicura che sarebbero state utili nel mio caso, perché sono a base alcolica e in alcuni punti la pelle si è ormai lacerata, c'era il rischio che il bruciore dell'alcol superasse il vantaggio. Invece è andata benissimo, quasi da non crederci. Un sollievo.
Almeno per un po', perché più tardi ha iniziato a dolermi parecchio la ferita, in un punto sull'inguine. Poco fa ho chiesto a Renato di sostituire il cerotto solo in quella zona, che è lontana dal drenaggio e abbiamo visto che alcuni punti sembrano tirati e infiammati.


Pazienza fino a domattina, quando ho appuntamento per la medicazione. Il medico aveva parlato anche di possibile rimozione dei punti, ma temo sia troppo presto, almeno per la parte di ferita che interessa l'inguine, mentre il tratto sulla coscia forse è sufficientemente cicatrizzato.
Sarà l'occasione per rimpinguare le scorte di materiale da medicazione, dato che le sostituzioni quotidiane hanno esaurito tutte le garze e i cerotti che mi avevano dato al momento della dimissione e nelle farmacie si trovano solo quelli piccoli, insufficienti per la dimensione delle mie ferite.
A proposito: le medicazioni domestiche ci hanno consentito di contare i punti, che sono quasi tutti metallici, intervallati da poche cuciture in filo: è più o meno come avere l'elastico delle mutande fatto di graffette.


4 commenti:

  1. Caspita hai un bel lavoro da fare e da sopportare...speriamo che con il passare dei giorni tutto migliori e la pelle inizi a rigenerarsi. Quando ho visto il 42 ho pensato compissi gli anni!!! Deve essere proprio strano l'effetto dell'elastico con graffette. Spero tu possa stare meglio al più presto. smack. p.s. Renato è proprio dolcissimo... te lo meriti tutto (il tuo Renato!).

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  2. Ciao Mia,
    io per il CVC per un periodo ho utilizzato il cerotto di seta invece di quello trasparente. E' molto più facile da rimuovere e per me è stato un grande aiuto visto che la pelle coperta dal cerotto era tutta bruciata. Non so se possa fare al caso tuo.
    Baci
    Vale

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    1. Purtroppo no, perché mi serve un cerotto piuttosto grande, 15x15 cm circa, e impermeabile (per contenere gli straripamenti) e il cerotto di seta non ha queste caratteristiche :o(

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