venerdì 30 ottobre 2009

Buone notizie


Oggi sono arrivati Elena ed Enrico, per l'immensa gioia di mamma Sonia e papà Stefano.
Benvenuti nel nostro cuore, tra i sorrisi di chi vi ha tanto attesi.
I sogni, qualche volta, si avverano.

domenica 25 ottobre 2009

e anche...

Qualche aggiunta alla lista di ieri:
5. ricomincia la stagione degli sport invernali in TV
6. le zanzare smettono di torturarci

sabato 24 ottobre 2009

Lati positivi

Il freddo ha anche i suoi lati positivi:
1. posso indossare di nuovo i maglioni in pile supercaldomorbidi comprati a Disneyland
2. il caminetto acceso crea un'atmosfera speciale
3. è particolarmente gradevole restare appallottolati sotto il piumino fino a tardi la mattina (quando si può)
4. il Ciccio è tornato a dormire con noi

Veramente il punto 4 ha anche qualche controindicazione.
Il nostro letto è piuttosto grande, il materasso è  180x200 (perchè se il materasso "singolo" è largo 90cm quello "doppio" è da 160? se la matematica non è un'opinione, il doppio di 90 è 180, altrimenti chiamatelo "quasi doppio" oppure "16/9" come la TV!), ma chiunque viva con un gatto sa benissimo che queste bestiole sono solo apparentemente piccole e in realtà quando si sistemano sul letto riescono ad espandersi più o meno alle dimensioni di un rottweiler, arrivando ad occupare buona parte dello spazio disponibile.
Il Ciccio non fa eccezione.
Quando decide di piazzarsi in mezzo a noi, lo fa in modo prepotente, intimandoci con un'occhiata feroce di fargli posto subito (e se non ci spostiamo immediatamente, arriva anche un mao indignato, perchè lui-non-ha-mica-tempo-da-perdere-aspettando-i-nostri-comodi!); inizialmente si sistema più o meno parallelo a noi, ma in direzione contraria, mostrandoci il posteriore (probabilmente per ricordarci che siamo esseri inferiori), ma avvia subito un lento movimento rotatorio che in modo quasi impercettibile lo porta a mettersi di traverso, relegandoci in pochi centimetri ai bordi del materasso. E guai a cercare di spostarlo per riguadagnare almeno un po' del nostro spazio: un'offesa inconcepibile per il felino!
In questi giorni per fortuna opta per una sistemazione ai piedi del letto o al massimo all'altezza delle ginocchia, dalla mia parte perchè c'è il piumino più alto e morbido: resta comunque ingombrante, ma con un po' di contorsioni di solito riesco a trovare un posto per le gambe.
Insomma, non è proprio comodissimo.
Ma non cambierei il suo ron-ron, il pelo morbido e l'espressione beata con cui si gode le coccole nemmeno con il letto più spazioso del mondo.

martedì 20 ottobre 2009

Freddo!

Dopo aver tergiversato per qualche giorno, ieri mi sono rassegnata a riaccendere la caldaia per attivare il riscaldamento.

Negli ultimi tre o quattro anni le temperature autunnali particolarmente miti mi avevano permesso di rinviare questo appuntamento di almeno un mese, addirittura una volta, mi pare tre anni fa, ricordo di aver avviato l'impianto l'ultimo fine settimana di novembre: certo qualche giornata fredda c'era stata anche prima, ma era stato sufficiente accendere il caminetto per qualche ora.
Di solito, i pannelli solari sono più che sufficienti a fornirci acqua calda almeno da fine aprile a fine ottobre, a meno che non ci siano molte giornate di pioggia consecutive, per cui la caldaia può restare completamente spenta per circa sei mesi, con un discreto vantaggio economico ed ambientale, e riaccenderla è sempre un dispiacere.

Ora però, è quasi una sconfitta.
Sono circondata da persone che sembrano insensibili al freddo: Renato è capace di andarsene a spasso a gennaio solo con la camicia e una giacca in pelle, mia madre gira abitualmente per la cucina in magliettina di cotone anche in pieno inverno.
Anch'io una volta sopportavo bene il freddo: quando ero al liceo e vivevo a casa dei miei nonni, studiavo in una stanza con 16-17° (ma ero giovane...) e fino a due anni fa riuscivo benissimo a sopravvivere in casa con una temperatura di 18-19°, bastavano abiti pesanti.

Ora non più.
Mentre facevo chemio e radioterapia, ho sofferto pesantemente il freddo: ricordo pomeriggi di dicembre sul divano, con il caminetto acceso e il fuoco sovralimentato, temperatura della stanza intorno ai 26°, mentre io, vestita con maglione, pantaloni e berretto di pile e coperta da un caldissimo piumone altoatesino più un plaid, tremavo e battevo i denti, con Renato che mi abbracciava per riscaldarmi e potevo quasi toccare il suo dolore per il fatto di vedermi così debole. Normale, probabilmente, considerando che il mio sangue era spaventosamente impoverito.
Però anche quando i valori sono tornati quasi a posto (ci sono sempre quei globuli bianchi sotto 4.000...), mi è rimasta una maggiore sensibilità al freddo.


Ho sempre sostenuto che quando c'è freddo, bisogna innanzitutto coprirsi: trovo irritanti le donne che si lamentano del freddo indossando gonne corte, calze velate, magliettina scollata e scarpine con tacchi a spillo.
Il mio abbigliamento invernale prevede maglioni di pile (meravigliosa invenzione, dato che la mia pelle non sopporta il contatto con la lana), pantaloni di tessuto jeans pesante, velluto, felpa o pile, calzettoni e scarponcini. E per uscire, piumino, sciarpa, berretto e guanti
Adesso però mi capita di trovarmi infreddolita anche se nella stanza ci sono 21° e indosso abiti pesanti, una cosa inaudita, una debolezza che fatico ad accettare, un'altra batosta per il mio orgoglio.

Ho dovuto aumentare anche le coperte sulla mia parte del letto.
Renato ha una temperatura corporea straordinariamente elevata e anche in pieno inverno gli basta un piumino da mezza stagione; per fortuna, è anche molto gentile e disponibile a condividere con me il suo calore quando arrivo a letto con i piedi gelati, le "zampe Findus", come le chiama lui.
Fino a due anni fa, io aggiungevo dalla mia parte del letto una trapuntina e un plaid e con un pigiama pesante ero a posto.
Ora nella mia metà di letto, sopra al piumino da mezza stagione c'è il già citato piumone altoatesino, 20 centimetri di ottimo piumino d'oca, talmente caldo che in passato lo usavo - da solo - soltanto con i termosifoni della camera rigorosamente spenti e temperature interne che potevano scendere anche sotto i 10°. E ora quando Renato si alza alle 6:30, privandomi del suo "effetto stufa", ci aggiunge sopra anche un ulteriore plaid.

Fa tanto effetto "casa di riposo"... ma, come dico sempre, diventare vecchia è una bella cosa: significa che sono ancora viva.

martedì 6 ottobre 2009

Anche questa è andata!

Con due giorni di anticipo ho avuto l'esito della risonanza e la visita di controllo: tutto bene.
La "palla" di liquido è sempre lì, questa volta ha una forma un po' più allungata, ma il volume è sostanzialmente invariato, non ci sono linfonodi ingrossati e soprattutto non ci sono masse sospette né formazioni indesiderate.

Sospiro di sollievo.
E il prossimo controllo addirittura a marzo 2010: ho ben 5 mesi di libera uscita!

Il giorno prima di fare un'altra risonanza con il mezzo di contrasto dovrò prendere un po' di cortisone, per evitare altre reazioni di tipo allergico: evidentemente anche il gadolinio comincia ad andarmi storto, anche se è meno peggio trovarsi con la pelle arrossata che smettere di respirare, come mi succedeva con il mezzo di contrasto iodato della TAC.
Ma ci penserò tra cinque mesi.

Oggi si festeggia, ma da domani mi aspetta una nuova sfida: DIETA!